Mazzotta, leader di «Proposta» si candida alla segreteria dc

Mazzotta, leader di «Proposta» si candida alla segreteria dcE' il primo aspirante «ufficiale» alla poltrona di Piccoli Mazzotta, leader di «Proposta» si candida alla segreteriadcd ROMA — Quarantanni, lombardo, molta grinta e idee chiare: ecco Roberto Mazzotta, leader del minigruppo de di «Proposta« (3 per cento) e primo candidato ufficiale alla segreteria del partito. Una candidatura che ha subito scatenato polemiche, sia tra i gruppi che sostengono Forlani. sia tra chi. come gli andreottiani. esitano a pronunciarsi ufficialmente sulla scelta per 11 nuovo segretario. 'Polemiche? Benissimo. Sarebbe stato grave che la mia decisione, che comporta un rischio personale, fosse caduta nell'indifferenza». dice Mazzotta nella salastampa di Montecitorio, dove ieri mattina si è presentato come 11 candidato deirinnovamento de, contro la continuità. Qua] è la sua linea politica? 'La de deve promuovere e prepararsi ad attuare una larga svolta nella politica economica e sociale, nel funzionamento delle istituzioni, nella moralizzazione della vita pubblica. Sono contro gli abusi del burocratismo. Occorre portare nella legislazione, e nell'azione amministrativa, il segno del cambiamento dei tempi». I tempi cambieranno anche per il pentapartito? «L'attuale maggioranza non ha, oggi, alternative. Ma devono essere correttamente definite le relazioni politiche: non possono essere, in maniera antistorica e strumentale, quelle tra area laica e area confessionale. Di certo, però, l'iniziativa politica della de è stata finora insufficiente: ha lasciato pieno spazio all'ipotesi del polo laico-socialista che deve essere invece contestata con il necessario rigore politico». Per Mazzotta. la de «deve battersi per tornare ad essere il partito del Paese. E' indispensabile una politica di rinnovamento, che, comunque, non è la politica dei giovani contro i vecchi. Questa sarebbe una realtà scellerata, oltre che sciocca. Chi ha avuto ruoli importanti è essenziale per la vita del partito:. Tra chi ha ruoli importanti, Mazzotta preferisce Forlani. E' invece decisamente contrario a Piccoli e De Mita. «Se Forlani si farà avanti sarò con lui. Altrimenti, porterò avanti la mia battaglia. Di certo, non faccio il candidato-civetta per nessuno». «Con De Mita — precisa Mazzotta — la differenza è d'impostazione politica e di immagine. Piccoli è l'uomo della continuità. Io sono contro la continuità; sono un candidato di battaglia. Sono del parere che il futuro de debba essere scritto in termini diversi da quelli usati fino adora». Cosa pensa dei termini usati dal ministro socialista Formica, che ha detto in un'intervista a «La Stampa» che la de è un partito omicida? «Non stanno né in cielo né in terra. In un momento di risse, non bisogna certamente farne motivo di una crisi di governo. Però la direzione de deve ricordare a Formica l'inopportunità delle sue affermazioni e la sua stupidaggine. La de è il partito die più ha pagato la piaga del terrorismo». I. g-

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