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Preso a Milano Lo Bianco, capo br sfugge alla cattura la Balzarani?
Preso a Milano Lo Bianco, capo br sfugge alla cattura la Balzarani? Scopèrto dalla Digos un «covo», catturati altri due terroristi Preso a Milano Lo Bianco, capo br sfugge alla cattura la Balzarani? Condannato per il rapimento Dozier, il giovane è un ex operaio Ansaldo già responsabile della colonna genovese -.E' accusato anche dell'omicidio Rossa e dell'uccisione di Taliercio MILANO — Un altro «colpo» alle Brigate rosse. Mercoledì la Digos ha arrestato nella zona di San Siro, a Milano, Francesco Lo Bianco, 32 anni, nato a Paola (Cosenza), ma genovese di adozione, uno del membri della direzione strategica, divenuto capo della colonna milanese ortodossa (contrapposta alla dissidente «Walter Alasia») dopo l'arresto di Mario Moretti e Enrico Fenzl. Era anche uno degli otto latitanti condannati per il sequestro Dozier (i giudici di Verona gli hanno Inflitto 26 anni). Francesco Lo Bianco è stato bloccato dagli agenti per strada, mentre era appena uscito da un covo. Nell'appartamento la Digos ha arrestato un giovane e una ragazza. Secondo alcune voci, subito smentite, sarebbe riuscita a sfuggire alla cattura Barbara Balzarani, altra primula rossa delle Br. La Digos sostiene che la donna (ricercata anche per 11 delitto Moro) ha lasciato Milano da parecchio tempo. La pista che ha portato gli Inquirenti sulle tracce di Lo Bianco sarebbe partita dalla Liguria, dopo la scoperta di due covi, uno a Genova e l'altro a Loano. Lo Bianco avrebbe partecipato all'omicidio di cinquepersone: il commissario di P.S. Antonio Esposito (21 glu-t gno 1978), 1 carabinieri Vitto-* rio Battaglini e Mario Tosa (21 novembre '79) ed Emanue-i le Tuttobene e Antonino Ca-t su (25 gennaio '80). E' ancheaccusato per l'assassinio delsindacalista comunista Guida Rossa. Lo Bianco fa carriera nelle file del terrorismo. Il gruppo Br di Genova ha appena subito uno del colpi più duri della sua storia: Peci si è deciso a confessare e 1 carabinieri di Dalla Chiesa all'alba del 28 marzo entrano nel covo di via Fracchla. Perdono la vita Anna Maria Ludmann, Pietro Panclarelll, Lorenzo Betassa e Riccardo Dura, capo della colonna genovese. Lo Bianco prende il suo posto. Tocca all'ex operaio Ansaldo ricomporre la struttura, disarticolata dall'attacco delle forze dell'ordine. Ma nell'autunno dell'80 deve abbandonare il capoluogo ligure, i carabinieri hanno colpito settori di fiancheggiamento dell'organizzazione, scoperto numerose basi e si temono nuovi «pentimenti». Lo Bianco raggiunge Giovanni Senzani, entra nel quartier generale delle Br. Poi emigra nel Veneto assieme a Savasta, dove organizza il sequestro e l'uccisione dell'ingegner Taliercio. Intanto lo scontro Ideologico e politico all'interno della formazione clandestina si fa più grave. Lo Bianco, assieme a Vanzi, Pancelli, Novelli e Savasta si schiera contro Senzani e la sua visione delle Br come struttura da collegare ai cosiddetti «movimenti di massa». E' il dicembre dell'81: l'ala militarista dell'organizzazione sequestra il generale della Nato James Lee Dozier. Proprio In quei giorni la Corte d'Assise di Genova condanna in contumacia Francesco Lo Bianco a dieci anni di reclusione per «partecipazione a banda armata». Un mese e mezzo più tardi, in via Pedemonte a Padova, la polizia libera il generale Dozier. Lo Bianco assieme alla Balzarani, a Novelli, Pancelli e Vanzi è riuscito a scappare. Francesco Lo Bianco
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