Le scuderie inglesi boicottano la corsa di Imola di Cristiano Chiavegato

Le scuderie inglesi boicottano la corsa di Imola Rappresaglia in Formula 1 per la sentenza di Parigi: i teams della Foca hanno deciso di ritirare le macchine Le scuderie inglesi boicottano la corsa di Imola Tempestosa riunione a Londra - Oggi un comunicato ufficiale ma alcune squadre hanno già lasciato il circuito italiano - Gli organizzatori del Gran Premio di San Marino pronti a far disputare la gara con le vetture che restano Com'era prevedibile 1 team della Foca, l'Associazione costruttori presieduta da Bernie Ecclestone, hanno deciso di boicottare il Gran Premio di San Marino di Formula 1 in programma domenica a Imola. Ieri al termine di una lunga, ed evidentemente burrascosa riunione, in un albergo nei pressi dell'aeroporto di Londra sono trapelate solo indiscrezioni, in quanto solo stamane verrà emesso un comunicato ufficiale. La rappresaglia per le decisioni prese a Parigi dal Tribunale della Fla con ia squalifica della Brabham di Plquet e della Williams di Rosberg è però già. in atto. I van con le macchine della Lotus e della March che si trovavano all'interno dell'autodromo Dino Ferrari sono usciti, mentre sono rimasti, almeno sino a ieri sera, quello della McLa- ren e della Toleman. Da Pari- gl la Talbot-Ligler ha fatto msapere che dovra disertare la scorsa «per ragioni tecniche». pLa scusa sarebbe quella dl pnon poter preparare In tempo adelle vetture del peso regola- dmentare rlchiesto, cioe un mi- lnimo di 580 chilogrammi. n La sltuazlone comunque e molto confusa e In seno alia stessa Foca debbono esserci profonde divergenze. anche per le pressioni esercitate da alcuni sponsor italianl (Can dy per la Tyrrell e Ragno per la Arrows) che ovviamente non vogliono mancare all'ap- puntamento. Malgrado le discussioni, tuttavia, la linea dei «falchi» deve avere avuto ragione: nella Foca chi non ubbidisce alla maggioranza viene emarginato totalmente con gravi rischi per il futuro. Il braccio destro di Bernie Ecclestone, l'avv. Max Mosley, ha detto che tutto sarà spiegato nel documento che verrà emesso nella giornata odierna, e che riserverà una «grossa sorpresa». Si tratta ovviamente della decisione di non partecipare alla gara. Lo stesso Ecclestone, del resto, si è lasciato scappare che il provvedimento preso dalla Foca sarà proprio quello di non partecipare alla corsa di Imola. Un provvedimento gravissimo che potrà avere conseguenze disastrose per la Formula 1. Di fronte all'atteggia- mento intransigente della Fo- ca che. con la mancata partecipazione alla prova in programma domenica ammette chiaramente di avere delle vetture Irregolari, le autorità sportive, cioè la Fisa non potrà che agire con estrema durezza, creando una spaccatura insanabile. Per quanto riguarda la quarta prova del campionato mondiale, gli organizzatori del G.P. di San Marino hanno fatto sapere che la corsa dovrebbe essere disputata in ogni caso anche con un numero limitato di macchine. E' sicura la partecipazione di Ferrari, Alfa Romeo, Renault, Osella e Toleman, più eventualmente McLaren. Tyrrell e Arrows. In pratica si è arrivati a ripetere la situazine che si era creata un anno fa. prima dell'inizio del campionato, quanj do si profilò la possibilità di J una divisione del campionato I mondiale e la Foca organizzò ; una gara-pirata in Sudafrica. | Non è escluso, anzi, che Ecclestone approfitti dell'occasione per rilanciare il suo programma di un «mondiale al| ternativo a quello delia Federazione internazionale. L'unica cosa certa attualmente è che l'irresponsabilità di alcuni protagonisti degli episodi degli ultimi tempi ha fatto cadere la Formula 1 nel patetico e nel ridicolo riducendone la credibilità nei confronti anche dei tifosi più accesi. Se Ecclestone è stato l'artefice del successo dei periodi precedenti alle polemiche, si può dire senza timori di smentite che, per quanto abile, lo stesso uomo d'affari inglese ora sta facendo rovinare il castello costruito. Cristiano Chiavegato