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Fréjus e Sempione sì alle 2 autostrade Fréjus e Sempione sì alle 2 autostrade Dalla Commissione Lavori pubblici della Camera-RaddoppioTorino-^ L'autostrada del Fréjus, il completamento, da Stroppiana a Gravellona, della Voltrl-Sempione. il raddoppio della Torino-Savona, sono più vicine. La commissione Lavori pubblici della Camera presieduta dall'ori. Botta ha approvato Ieri, in sede legislativa, i primi otto articoli del disegno di legge unificato sui problemi autostradali e 1 primi sei riguardano il Piemonte. Appunto le tre autostrade (o superstrade come si vorranno chiamare). La Commissione agisce In sede legislativa e ciò significa che quando avrà approvato i dodici articoli della legge, la passerà all'analoga commissione del Senato; dopo la sua approvazione la legge diverrà operante senza passare nelle aule. Per quanto riguarda il Fréjus, il vicepresidente della Sitaf (Società per il traforo) Franco Revelli, ci ha dichiarato: «L'approvazione è stata unitaria e premia finalmente gli sforzi fatti per dare l'indispensabile struttura viaria al tunnel che, tramite il Piemonte, unisce l'Europa alle aree del Mediterraneo. Ci auguriamo che tutta la legge venga approvata al più presto e die la Commissione del Senato faccia altrettanto». Questo articolo ce lo spiega l'on. Botta. Il finanziamento per la strada (super o autostrada si deciderà) è di 450 miliardi (11 primo stanziamento, aveva ricordato sabato il ministro Nicolazzl, era di 300, quindi In tutto questo tempo si sono sacrificati 150 miliardi) di cui 400 per 1 lavori, 40 per il sostengo dell'esercizio, 10 per la partecipazione del- l'Ànas al capitale della Sitaf. «Il 40% del lotti — aggiunge Botta — saranno costruiti dalla Sitaf» e con ciò è stata soddisfatta la richiesta della Regione (e della società, naturalmente). Al 450 miliardi per il Fréjus si debbono aggiungere gli altri per la Stropplana-Gravellona; per la superstrada da Gravellona a Domodossola per la quale già sono pronti 1 progetti e per il raddoppio della Torino-Savona. .< Qualcosa come duemila miliardi di lire — dice Botta —, un contributo non indifferente di lavoro per il Piemonte».