I privati nelle «Casse»? Sì, ma con cautela

I privati nelle «Casse»? Sì, ma con cautela A Taormina il presidente dell'Acri, Ferrari, si dice contrario all'emissione di azioni I privati nelle «Casse»? Sì, ma con cautela TAORMINA — «L'assetto istituzionale delle Casse e dei Monti esige appropriati aggiustamenti, più che riforme radicali, in quanto 11 modello istituzionale cui le Casse sono ispirate contiene già in sè il "quantum" di elementi di stabilità e di adattabilità necessario a rendere possibile la loro partecipazione totale alla trasformazione moderna del Paese». In questo modo Camillo Ferrari, presidente del-: l'Associazione nazionale delle Casse di Risparmio Italiane (Acri), ha voluto sgomberare. 11 campo da equivoci ideologici circa il prossimo futuro istituzionale delle Casse. Agli oltre 400 delegati presenti al Tredicesimo Congresso che si svolge a Taormina, in rappresentanza di 90 Casse e Banche del Monte, Ferrari ha voluto, fin dalla prima giornata dei lavori, indicare la strada del confronto ideologico senza però forzare temi e tempi su Un problema che già di per sé prevede lunghe discussioni tecniche e politiche: la privatizzazione delle Casse. Tuttavia Camillo Ferrari su un punto è stato molto preciso: si è dichiarato nettamente contrario all'ipotesi che prevede l'emissione da parte delle Casse di azioni ordinarie, con tutti i diritti patrimoniali e gestionali che questi titoli comportano, al fini della ricapitalizzazione degli istituti. Su questa proposta scaturita nei giorni scorsi in ambienti politici, è probabile che si in¬ centrerà gran parte della discussione di questo congresso. Ma qualsiasi riforma, ha ricordato Ferrari, presuppone una modifica legislativa in materia bancaria, ormai inadeguata alla realtà dei tempi. Ferrari ha infine chiesto che alle Casse sia attribuita una maggiore quota degli utili di servizio della Banca d'Italia, al cui capitale esse partecipano con il 59,3% delle quote. Anche il direttore generale della Cassa di Risparmio delle Province Siciliane, Giovanni Ferraro, ha incentrato il suo Intervento sul problema della ricapitalizzazione: ha escluso l'ipotesi di far ricorso all'è missione di quote da ammettere alla valutazione di Borsa I mezzi patrimoniali dovreb¬ bero essere aumentati attraverso nuove forme obbligazionarie. Una riforma delie Casse di Risparmio, congrua alla dimensione e alla complessità del problemi esistenti, dovrebbe essere centrata, a giudizio del vicepresidente dell'I- talcasse Francesco Passero, su un processo di «apertura alla nuova soggettualità locale secondo schemi flessibili, adattabili cioè alle singole specificità storico-ambientali». Una proposta originale sul problema della ricapitalizzazione è venuta dal presidente della Cassa di Risparmio di Torino Emanuela Savio. La proposta è quella di provvede-, re all'istituzione di speciali fondi comuni di investimento che gestiscano quote di partecipazione nelle Casse di Risparmio e negli Istituti di credito pubblico. In questo modo — secondo la Savio — sarebbe assicurato l'accesso di capitali freschi, pur senza investire direttamente gli azionisti dei diritti societari.

Persone citate: Camillo Ferrari, Emanuela Savio, Francesco Passero, Giovanni Ferraro

Luoghi citati: Taormina, Torino