Vetture di valore uno slogan reale

Vetture di valore uno slogan reale La Fiat e la qualità del prodotto Vetture di valore uno slogan reale Alla viglila dell'inaugurazione del Salone, parlando di fronte all'attenta platea di giornalisti di tutto il mondo. l'Ingegnere Vittorio Ghidella, amministratore delegato della Fiat Auto, ha sintetizzato nello slogan «Fiat, automobili di valore», lo sforzo compiuto dalla casa torinese per tornare In testa nel mercato europeo attraverso un'attenta politica non soltanto di natura organizzativa e commerciale, ma attuando profondi interventi nel campo dell'innovazione e della ricerca, della qualità e arricchimento del prodotto. I risultati si vedono, lo slogan è perfettamente giustificato. Che cosa significa, in concreto, automobili di valore? Occorre fare una premessa. Negli ultimi tempi sono molto cambiati i rapporti fra utente (ci si perdoni il termine burocratico) e automobile, nel senso che le motivazioni di acquisto, pur conservando una importante componente emotiva, si sono andate progressivamente orientando verso una maggiore razionalità nelle scelte. In buona parte questo diverso approccio è stato provocato dal trauma petrolifero del 1973 che ha mutato il contesto socio-economico dei Paesi industrializzati. Come conseguenza, l'automobile non è più vissuta, esclusivamente o quasi, come appagamento emancipatore, come status symbol, ma sempre più come bene di consumo durevole, o di investimento. L'acquirente non si limita a considerare gli aspetti estetici del veicolo, i suoi valori formali (che pur conservano piena validità), ma con sempre maggiore consapevolezza ne ricerca i contenuti di funzionalità, robustezza, affidabilità. Le automobili Fiat hanno una precisa rispondenza a questa concezione, anzitutto in materia di durata e di affi dabllità, il che ha comportato un rapido aggiornamento e affinamento delle soluzioni tecniche e tecnologiche: prò tezlone della scocca, impianti di avanguardia per la verni datura, severi controlli quali tativl durante il ciclo produttivo, gruppi meccanici studiati e costruiti per durare a lun go. rigorosità nel rispetto dei capitolati da parte dei forni tori. E attenta cura nella ri duzlone dei consumi altra verso l'ottimizzazione del rendimento dei motori, dei rapporti di trasmissione, della forma delle carrozzerie. Parlando In modo specifico della qualità, diciamo che questa è la sintesi di un lungo processo concatenato: nasce dal tavolo da disegno del progettista, si evolve nello sviluppo del prototipo, nella scelta del mezzi di produzione, nella selezione dei materiali, nella tecnologia costruttiva, nei collaudi di linea e di fine linea. Alla Fiat Auto, ha sotto¬ lineato l'ing. Ghidella, il 10 per cento del dipendenti è addetto alla qualità, e sono operative in tutti gli stabilimenti sofisticate attrezzature per il controllo automatico di particolari e complessivi. Qualche esempio: nella fase di lastroferratura, verniciatura, montaggio, finizione, viene eseguito un test funzionale automatizzato del circuito elettrico delle vetture mediante un impianto elettronico guidato da elaboratore centrale; c'è un collaudo di verifica della «qualità uscente» del ponte posteriore su apposito banco per rilevare l'efficienza dei freni; apparecchiature elettroniche sono impiegate per il controllo automatico acustico della rumorosità. A fine linea, poi, collaudi terminali su rulli, oltre che della finizione, delle emissioni, delle infiltrazioni di acqua, della conformità dell'allestimento. E infine collaudi a campione delle vetture su un percorso stradale di 25 chilometri Sono — ripetiamo — esempi presi a caso, ma che possono dare un'idea di quello che significa «valore» (o se preferiamo «controvalore») delle automobili Fiat. Ferruccio Bernabò

Persone citate: Ferruccio Bernabò, Ghidella, Vittorio Ghidella