Due navi sui fondali di Vado una romana, l'altra medievale

Due navi sui fondali di Vado una romana, l'altra medievale Le scoperte archeologiche vicino a Savona Due navi sui fondali di Vado una romana, l'altra medievale SAVONA — Importanti scoperte archeologiche nella rada di Vado. Sotto il pontile della Centrale Enel giace una Imbarcazione romana, mentre nei fondali del golfo di Vado, a 90 metri di profondità, è stata scoperta una nave medioevale con tutto il suo carico. Inoltre, in un'altra zona è stato trovato un deposito di materiale romano, medioevale e moderno. Le ricerche condotte dal Centro Sperimentale di archeologia marina, un organismo nato nel 1976 sotto l'egida dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri, e che ha la sua sede proprio a Vado, hanno già portato a preziosi recuperi e a interessanti localizzazioni. «Vado — osserva Edoardo Riccardi — è sempre stato, per la sua posizione, un importante emporio commerciale e la sua rada, protetta dai venti, ha sempre costituito un rifugio ideale per le flotte mercan¬ tili e militari di tutti i tempi. Per questo i suoi fondali custodiscono importanti resti del passato. La mancanza di mezzi finanziari e tecnici non ci consente il recupero delle navi che, d'altra parte, sotto sabbia e fango sono certamente più al sicuro che altrove, ma le campagne di ricerca subacquea ci hanno'permesso di individuare giacimenti di materiale archeologico estremamen te importan te». I reperti recuperati vengono restaurati nel laboratorio del centro, studiati e catalogati. Non si tratta soltanto di anfore olearie, ma anche di piatti, ciotole, vasellame, contenitori per liquidi ed altri oggetti in ceramica e metallo che vanno dall'epoca romana al tardo Medioevo. «La cosa più interessante — osserva 11 prof. Carlo Varaldo dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri — è che si tratta di ceramica utilizzata per la vita di bordo e, quindi, del tutto diversa da quella tradizionale che si trova nella terra; questo consente studi amplissimi che vanno dalla sua provenienza, alla sua tipologia, ai rapporti commerciali che Vado intratteneva con altri paesi. Ed è anche importante rilevare che la ricerca che il centro sta conducendo è una delle poche, se non l'unica, che riguarda un arco di tempo così ampio». Una curiosità: nel deposilo «archeologico» della rada di Vado sono state trovate una infinità di pipe olandesi che si fanno risalire al periodo medioevale. Ma tutto 11 comprensorio vadese racchiude resti del passato: della romana «Vada sabatia», fondata nel secondo secolo a.O, e an che delle popolazioni che ab! tavano le alture alle spalle della costa sin dalla preisto rla- n.s.

Persone citate: Carlo Varaldo, Edoardo Riccardi

Luoghi citati: Savona