Celibato e matrimonio pari nel regno di Dio

Celibato e matrimonio pari nel regno di Dio Il Papa «corregge» un'interpretazione Celibato e matrimonio pari nel regno di Dio CITTA' DEL VATICANO — «Se qualcuno sceglie il matrimonio, deve sceglierlo cosi come è stato istituito dal Creatore dal principio, deve cercare in esso quei valori che , corrispondono al piano di Dio; se invece qualcuno deci- I de di seguire la continenza per il Regno dei Cieli, vi deve cer- care i valori propri di tale vo- j eazione. In altri termini: deve agire conformemente alla vocazione prescelta» e non «in conseguenza di qualsiasi altro calcolo». In questo senso la scelta dello stato matrimoniale o quello del celibato r.on possono considerarsi luna «superiore» all'altra, perché «il Regno dei Cieli è per tutti: sono in relazione con esso sulla ter\ rate in Cielo) anche coloro che prendono moglie e prendono marito». Lo ha chiarito Gìo- 1 vanni Paolo II. che ieri matti- 1 na. nel discorso rivolto ad ol- tre 50 mila fedeli convenuti in Vaticano per l'udienza generale, é tornato sul tema della J .continenza per il Regno dei | Cieli», tema che la settimana ' scorsa ha dato luogo ad interpretazioni contrastanti. Il Papa precisa tuttavia che, se Cristo chiama alcuni alla continenza, «H chioma a partecipare in modo singolare alla instaurazione del Regno di Dio sulla terra, grazie a cui si inizia e si prepara la fase definitiva del Regno dei Cieli» e che nella continenza si met te in evidenza «il rinnegare se stesso, prendere la propria croce ogni giorno e seguire Cristo, che può giungere fino ad implicare la rinuncia al matrimonio e ad una famiglia propria». Tutto ciò deriva dal convincimento che «in questo modo è possibile contribuire maggiormente alla realizzazione del Regno di Dio nella sua dimensione terrena con la prospettiva del compimento escatologico», e cioè della vita eterna.

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