Evitata la crisi di governo di Luca Giurato

Evitata la crisi di governo Evitata la crisi di governo (Segue dalla l'pagina) cinque e non, come qualcuno credeva sino a ieri mattina, alle elezioni anticipate. Ieri era sant'Anselmo, un vescovo che esaltò il valore della ragione e che rimarrà a lungo nella memoria di laici convinti come Pertini, Spadolini e Craxi. Proprio Pertini, molto presto, chiama al telefono il presidente del Consiglio e 11 risultato del colloquio è 11 seguente: la situazione è grave ma può ancora essere' riacciuffata per i capelli; purtroppo, Spadolini deve cancellare dai suol programmi il viaggio a Torino, dove tutti lo aspettavano per l'inaugurazione del Salone dell'auto. Subito dopo, Spadolini chiama ad uno ad uno tutti i leader della sua maggioranza. Con Piccoli la conversazione telefonica si interrompe solo quando si avvicina l'ora in cui il segretario de deve andare da Pertini al Quirinale. Piccoli trova il Presidente della Re- pubblica più che mai irritato con Andreatta. Piccoli fornisce le sue spiegazioni e i suoi chiarimenti. Ma al di là del «caso», la decisione comune è tassativa: vanno evitate una crisi traumatica e le elezioni. Piccoli lascia il Quirinale cautamente ottimista. «Ciò die conta, in questa vicenda, è di non credere alla fatalità degli eventi polìtici — dichiara ai giornalisti —. Io sto operando per salvaguardare ciò che è essenziale: una collaborazione che è stata recuperata attraverso molte fatiche e che è una forza perii Paese». Mentre Piccoli si incontra a Piazza del Gesù con i maggiori esponenti del suo partito (alcuni, come Donat-Cattin, sono favorevoli alle dimissioni di Andreatta) Craxi è ricevuto da Pertini al Quirinale. E' l'incontro decisivo, perchè, di 11 a qualche ora, la direzione del psi si sarebbe dovuta pronunciare, visto che Andreatta rimaneva al Tesoro, per la crisi. Pertini e Craxi si sono intesi subito perché, tra l'altro, partivano da due considerazioni comuni che avevano a lungo rimuginato da domenica a ieri: la vicenda Andreatta è «inqualificabile» ma, anche per questo, «va assolutamente rimediata». Pertini esprime a Craxi tutta la sua solidarietà, politica ed umana. Concordano, nei punti essenziali, la dichiarazione che Craxi legge all'uscita dal Quirinale: «Abbiamo esaminato la complessità che presenta la situazione politica generale. In relazione ad un recente, grave episodio polemico, il Presidente della Repubblica, definendolo disgustoso, ha tenuto ad esprimere ai socialisti tutta la sua piena solidarietà. Nell'incontro di oggi, ho ascoltato il consiglio del Presidente della Repubblica e ne riferirò alla direzione del partito». Il consiglio, ovviamente, è «no» alla crisi. E', finalmente, la svolta positiva, in una tarda mattinata piena di sole e vento quasi gelido. Pertini chiama Spadolini. «Sono ottimista» dice il capo del governo il quale, subito dopo si mette alla macchina per scrivere e, in pochi minuti, butta giù un fondo per «La Voce Repubblicana» che comincia con queste parole: -Il senso di responsabilità ha prevalso (...). Una frase infelice e inammissibile non poteva giustificare da sola l'apertura di una crisi». Su queste considerazioni di fondo si articola anche il discorso di Craxi alla direzione del psi: «Noi risponderemo ad un comportamento irresponsabile con un gesto di responsabilità». Alla de, il termine «disgustoso» ha però lasciato il segno. Si dice che Andreatta abbia scritto a Pertini; sino a notte alta, il ministro è stato incerto se stilare oppure no un comunicato di protesta. A Piccoli quella parola pesa e trova subito il modo di farlo sapere al Capo dello Stato. Pertini. naturalmente, non si rimangia nulla e la parola avrà una sua eco precisa al congresso de. Luca Giurato

Luoghi citati: Torino