Processato, condannato e ucciso dai killer con tre colpi sulla porta del suo ufficio

Processato, condannato e ucciso dai killer con tre colpi sulla porta del suo ufficio Spietata esecuzione in Borgo San Pietro a Moncalieri, forse un regolamento di conti Processato, condannato e ucciso dai killer con tre colpi sulla porta del suo ufficio Un uomo di 37 anni, padre di un bambino di due mesi, con un passato di denunce per porto d'armi • Due uomini lo hanno avvicinato - Breve, concitato parlottare, poi l'esecuzione - Indagini su una vita dispendiosa, non giustificata dai redditi di lavoro Lo hanno ucciso sulla porta Lo hanno ucciso sulla porta dell'ufficio, una ditta di import-export nel settore alimentare. Erano in due, qualche frase concitata («No, non posso aspettare questa sera»); poi, tre colpi di pistola. Luigi Allais, 37 anni compiuti da 10 giorni, una vita sbandata alle spalle, figlio del titolare di un noto ristorante di Avigliana (ne fu sindaco nel dopoguerra), è riuscito a fare ancora qualche passo, poi è caduto tra le auto posteggiate a pettine: due proiettili nella testa, 11 terzo nel torace. «Un delitto della mala», dicono i carabinieri; «per dare un volto agli assassini bisognerà scoprire la vera attività del morto. La ditta di import-export era forse un paravento», commentano in questura. Ma perché è stato ucciso? Regolamento di conti, un debito, uno sgarbo? Il delitto alle 9, in corso Fratelli Rosselli 14, un palazzo in Borgo San Pietro di Moncalieri, davanti al Bit, subito dopo corso Maroncelli. Luigi Allais, sposato da un anno, padre di un bimbo, Andrea, due mesi, era uscito di casa dieci minuti prima. Abitava a La Loggia, in via Arturo Graf 6, una bella villetta a due piani. La moglie, Michelina, 28 anni: «Doveva andare in ufficio, sarebbe rientrato per il pranzo, come al solito». Parcheggia la sua Lancia Trevi davanti alla «Inter Gross Alimentari». E' sul portonclno a vetri, le chiavi in mano, quando in due lo affrontano. Alcuni vicini diranno di aver sentito gridare; poi quella frase, non si sa se detta dall'Allais o dagli aggressori «NstcofupaRve «No, non posso aspettare questa sera». Subito dopo i tre colpi di pistola. I due assassini fuggono, Luigi Allais fa due passi, cade tra una A112 e una Renault blu, le mani protese verso il centro della strada. In tasca gli trovano assegni per circa 25 milioni. Nell'ufficio, al piano rialzato di corso Rosselli 14, l'Impiegata dice: «Io non lo conoscevo. Il responsabile, Domenico Di Crescenzo, è a Milano, alla Fiera, dove abbiamo uno stand». Ma polizia e carabinieri scoprono che Luigi Allais, da un anno circa, è socio del Di Crescenzo. Lo conferma la vedova: « Gli affari andavano bene». I vicini: «Una persona gentile, aveva tante conoscenze importanti, anche nell'alta finanza. Spesso riceveva amici, auto di grossa cilindrata, anche con targhe straniere». Un commerciante fortunato? Polizia e carabinieri hanno dubbi e stanno esaminando 1 precedenti di Luigi Allais. Nel '65 — aveva 20 anni — viene sorpreso a cacciare di fro-, do in una riserva: per sfuggi-' re all'arresto s'avvelena con stricnina, è '^iswds, stento. L'anno dopcfnelràprlie, è arrestato a l'orino, nei pressi della Miraflorl:sulla sua 1500 c'è un mitra. Sidifende: «L'ho trovato durante una battuta di caccia, lo porto a un amico, per fare un lavoro». Nel marzo '68 è sentito come testimone per la morte di Aldo Bert. 34 anni, taxista di Avigliana assassinato con un colpo di pistola alla testa. Passa un anno, è sorpreso mentre pesca di frodo nel lago di Avigliana^ Nel dicembre '74 finisce in carcere assieme al padre, Italo, titolare dell'albergo «Lago Grande». In casa loro i carabinieri trovano quasi un arsenale: 4 fucili, 9 carabine, 3 silenziatori, oltre 100 pallottole/Luigi si difende: «Sono un campione di tiro, ho vinto parecchie gare, colleziono quelle armi»,. Qualche anno di calma, nel febbraio del '77 Luigi Allais è fermato dal carabinieri, durante le indagini sul sequestro di Adriano Ruscalla, l'impresario rapito nell'ottobre '76: ha pagato l'affitto di un garage dove sono trovate due auto con armi e munizioni. Nell'ottobre '78 è arrestato a Catanzaro, su una Bmw: sotto il sedile nascondeva alcune pistole e un mitra. Proprio in 'quel periodo «rompe» con la famiglia, se ne va da Avigliana. E tenta di rifarsi una nuova vita, nella , ' prima cintura torinese, a La Loggia. Qui abita Michelina Tonda, si sposano un anno fa. La vedova: «Ha conosciuto il Di Crescenzo, sono in società. Ma dei suoi affari in casa parlava poco». Una famiglia felice. Il giorno di San Valentino è nato Andrea, che sarà battezzato domenica prossima. I parenti: «Luigi aveva già organizzato una grande festa, invitando tutti gli amici». Per un improvviso collasso cardiaco, Piergiorgio Alterino, 50 anni, via Ceresole 16, è morto mentre lo portavano al pronto soccorso. * Onella Ferrari, 46 anni, abitante a Settimo, è stata 'colta dà malore ih casa. Portata all'astanteria Martini, è giunta cadavere. Luigi Allais aveva 37 anni. Il suocero e la moglie Michelina poco dopo il delitto. L'ucciso è caduto tra due auto davanti alla sua ditta

Luoghi citati: Avigliana, Catanzaro, La Loggia, Milano, Moncalieri, Trevi