Protesta alle Murate per un recluso morto «senza assistenza»

Protesta alle Murate per un recluso morto «senza assistenza» Manifestazione di 280 detenuti Protesta alle Murate per un recluso morto «senza assistenza» FIRENZE — E' tornata alla normalità la situazione nel carcere fiorentino delle Murate: l'altro ieri i 280 detenuti della terza sezione avevano inscenato una manifestazione di protesta — rifiutandosi di rientrare nelle celle —, per la morte di un recluso, Antonio Caccavale, 18 anni, malato di epilessia. Durante la notte, dopo aver consegnato un documento sulla morte del giovane e sulla situazione sanitaria nell'istituto di pena, i detenuti sono rientrati in cella. Nel documento i reclusi sostengono che, dopo una crisi epilettica. -Antonio Caccavale è stato lasciato in agonia per due ore in cella di sicurezza, in attesa che il referto medico venisse stilato e che la scorta dei carabinieri lo tra¬ sferisse al pron to soccorso». «Quest'ultimo decesso — continua il documento — si aggiunge all'ormai lunga catena di morti per noncuranza medica, per mancanza di assistenza sanitaria. In particolare nel carcere delle Murate l'assistenza medica non esiste. Sono avvenuti casi di persone che, soggette a crisi epilettiche, sono state lasciate per ore in balia di se stesse, gente che con un infarto è stata lasciata in cella senza nessuna cura, persone con ginocchi rotti o in cancrena anche loro lasciate sema cura». In merito a queste accuse il direttore delle Murate non ha voluto fare dichiarazioni. «E' in corso un'inchiesta della magistratura — ha precisato — e sarà l'autorità giudiziaria a valutarle».

Persone citate: Antonio Caccavale

Luoghi citati: Firenze