Fallimento Caltagirone prosciolti dal giudice dieci magistrati romani

Fallimento Caltagirone prosciolti dal giudice dieci magistrati romani L'inchiesta dalla procura dell'Aquila Fallimento Caltagirone prosciolti dal giudice dieci magistrati romani L'AQUILA — Il giudice istruttore dell'Aquila Ettore Bucciante, ha prosciolto perché il fatto non sussiste i dieci magistrati romani nei cui confronti la procura della Repubblica aquilana aveva disposto una inchiesta per accertare eventuali reati che sarebbero stati commessi nella procedura fallimentare dei fratelli Caltagirone. In precedenza, al termine dell'inchiesta della procura dell'Aquila, lo stesso giudice istruttore indiziò di omissione in atti di ufficio il presidente della sezione fallimentare del tribunale di Roma. Vittorio Palmlsano e i consiglieri Giovanni Caramazza, Tommaso Figliuzzl, Giovanni Ferrara. Felice Terracciano e Paolo Cellotti; di abuso in atti d'uf| fleto, il procuratore capo della Repubblica di Roma, Felice Vessichelll e il sostituto Paolo Summa e di interesse privato, 11 sostituto Maurizio Pierre- e l'ex presidente della sezione fallimentare, Francesco Del Vecchio. Il pubblico ministero, al quale erano stati rimessi gli atti istruttori, il 9 marzo scorso aveva chiesto il proscioglimento del giudici romani della sezione fallimentare perché 11 fatto non sussiste e per i magistrati della procura il proscioglimento perché il fatto non costituisce reato. Contro la decisione del giudice istruttore dell'Aquila, ha inoltrato ricorso in cassazione 11 legale del costruttori romani, Wllfredo Vitalone, fratello del senatore democristiano, Claudio. Secondo il legale dei Caltagirone, il proscioglimento dovrebbe riguardare solo i magistrati della procura della Repubblica mentre per quelli della sezione fallimentare (Palmlsano, Caramazza, Ferrara, Figliuzzl, Terracciano e Cellotti) l'avvocato Vitalone ha chiesto l'annullamento della sentenza di proscioglimento e la disposizione del rinvio a giudizio dei sei magistrati per i reati contestati loro originariamente dalla procura della Repubblica dell'Aquila.

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