A Napoli la strage continua di Adriaco Luise
A Napoli la strage continua Dall'inizio dell'anno 111 vittime per la guerra fra bande A Napoli la strage continua Altri 3 omicidi dopo l'uccisione di un boss di Cutolo, assassinato nell'ospedale di Salerno da 10 killer - Scoperti gli autori di un delitto al nosocomio di Castellammare di Stabia NAPOLI — Continuano gli omicidi della camorra. Nelle ultime 48 ore si sono avute altre quattro esecuzioni. Sono cosi saliti a 111 i morti della guerra fra bande dall'inizio dell'anno. Una delle vittime, Alfonso Rosanova, 56 anni, «compare spirituale» di Raffaele Cutolo, è stato ucciso nell'ospedale salernitano «Giovanni da Procida» da un commando composto da 10 killers. Rosanova era piantonato da due poliziotti e i sicari sono riusciti ad assassinarlo dopo aver disarmato gli agenti, costringendoli a sdraiarsi per terra. A Salerno si è ripetuto quanto era già accaduto una ; settimana prima a Castellanimare di Stabia: anche inj quell'occasione un «commando» fece irruzione nell'ospedale e uccise il cutoliano Antonio Boccia, scampato a un precedente attentato. Chi era Alfonso Rosanova? Un «pezzo da novanta», miliardario, proprietario di un complesso turistico a Massa Lubrense, sulla costiera sorrentina, di un'importante cartiera, di terreni, ville, di un patrimonio immobiliare cresciuto dal nulla. La sua fortuna l'avrebbe fatta quando, per un incendio doloso, fini in carcere e conobbe in una cella Raffaele Cutolo. Sospettato di essere in combutta con la camorra, nel 1978 venne proposto per il confino. Con il «padrino» di Ottaviano ha mantenuto sempre una fitta corrispondenza e gli avrebbe anche inviato cospicue somme di denaro. Rosanova, dal canto suo, ha sempre negato quest'ultimo particolare e con gli inquirenti ha sostenuto di essere vittima di una congiu ra: -Altri avevano inviato i soldi a Cutolo a mìo nome per mettermi nei guai con la giustizia'. Inviato per quattro anni nel soggiorno obbligato di Grosseto, il 14 marzo scorso era stato arrestato con l'accusa di associazione per delinquere. Malato di cuore, era riuscito a farsi ricoverare nell'ospedale salernitano: qui è stato raggiunto dai killers delle famiglie camorristiche. Qli altri agguati, A Poggiomarino, un comune delle fascia vesuviana, lunedi, sera è stato ucciso davanti a un bair del paese Rodolfo Ascolese, 48 anni. Hanno agito due «killers» a volto scoperto. La vittima, mezza figura della delinquenza organizzata, era fratello di Amedeo Ascolese, 37 anni, detenuto per il sequestro dei banchieri Fabbrocini e Amabile. Una vendetta? A Napoli lunedi sera, in pieno centro, davanti all'Acquario, nella Villa Comunale, a qualche passo dal Circolo della stampa, è stato assassinato il negoziante della «Napoli bene» Francesco Franzese, 34 anni, nato ad Ottaviano, paese natale di Cutolo. Gestiva il negozio di abbigliamento stile orientale e bigiotteria nell'elegante via dei Mille, vendutogli tre anni fa da Pupetta Maresca, la «vedova nera» della camorra. L'uomo, colpito da proiettili al torace, al volto e all'addome, era fratello del detenuto Pasquale Franzese, condannato all'ergastolo perché implicato nell'Anonima seque¬ stri: era accusato di aver preso parte al rapimento e all'uccisione del commerciante di San Giuseppe Vesuviano, Michelangelo Ambrosio. Il quarto omicidio è avvenuto nel popoloso rione Secondigitano. Gli assassini hanno sparato in pieno giorno da un'auto in corsa contro Gaetano Starace. 37 anni. Le indagini per identificare gli esecutori materiali di questa ondata di delitti hanno ottenuto qualche risultato positivo. Sono stati arrestati i fratelli Domenico e Berardo Striano. 25 e 28 anni. Altri arresti sono stati compiuti dalla squadra anticrimine. E' finito in carcere anche Renato Savarese. 23 anni, capo di una «gang» specializzata in rapine ad istituti di credito, colpito da un mandato di cattura della procura di Bologna. Gli altri arrestati sono: Antonio Esposito, 22 anni, Michele Ruffo, 24, Francesco Falella, 21, Giuseppe Daniele, 24, presunti responsabili di estorsioni, furti e detenzione di armi. Adriaco Luise
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