Ghotbzadeh alfa tv di Teheran coinvolge un potente ayatollah nel complotto contro Khomeini

Ghotbzadeh alfa tv di Teheran coinvolge un potente ayatollah nel complotto contro Khomeini Ghotbzadeh alfa tv di Teheran coinvolge un potente ayatollah nel complotto contro Khomeini TEHERAN — In una confessione televisiva, l'ex ministro degli Esteri Iraniano, Sadegh Ghotbzadeh, arrestato per complotto il 10 aprile scorso, ha coinvolto l'ayatollah Shariat Madari, 78 anni, un moderato, capo spirituale della consistente minoranza di lingua turca dell'Azerbaigian e confinato al Centro di propaganda islamica di Qom dopo l'Insurrezione autonomista di Tabriz nel dicembre del 79. Mercoledì scorso i guardiani della rivoluzione avevano occupato il centro, disarmato le guardie del vecchio ayatollah e arrestato un numero imprecisato di persone tra le quali il genero di Shariat Madarl, Ahmed Abbassi, accusandolo di aver trasformato l'istituzione In un nuovo «nido di spie». E' la prima volta che viene chiamato in causa un alto dignitario religioso (Shariat Madari vienr considerato il ..numero due» della gerarchia sciita) per attentato alla Repubblica islamica, e questo sembra preludere per l'Iran a una crisi ancor più grave di quella seguita alla destituzione e alla fuga dell'ex presidente Bani Sadr. Nell'Intervista alla tv Ghotbzadeh, molto teso, ha affermato che due religiosi avevano preso contatto per lui con Shariat Madarl informandolo del complotto: «Questi due intermediari, gli hojatoleslam Hajj Mehdi Madavi e Abdul Reza Hejavi, mi hanno riferito che ("'ayatollah Shariat Madari aveva detto loro di non poter far nulla per la realizzazione del piano, ma che avrebbe fatto dichiarazioni per appoggiarlo se il colpo di Stato fosse riuscito». Il presidente del tribunali rivoluzionari militari, Vhojatoleslam Reyshahrl, annunciando un pubblico processo contro i congiurati In un'intervista Immediatamente successiva a quella di Ghotbzadeh. ha detto di ritenere che a suo parere Shariat Madarl non era al corrente del complotto, anche se l'Inchiesta sul suo conto continua, ma che vi fossero piuttosto implicati i suoi collaboratori. E ha ricordato l'arresto del genero, che era anche segretario dell'az/aroHc/i di Tabriz. Ma non tutti sembrano d'accordo con il procuratore: già il quotidiano di Teheran Keyhan si era chiesto se «non sia venuto il momento di epurare il clero» ; e ieri la radio ha affermato che Shariat Madarl è stato privato dei suoi titoli religiosi e accusato formalmente di congiura contro Khomeini, attribuendo però la notizia All'ayatollah Montazeri, delfino dell'Imam. Ghotbzadeh ha detto che voleva «rovesciare il governo, non cambiare il regime della Repubblica Islamica». Il piano, proposto da due ufficiali (per 11 tentato golpe sono stati arrestati 5 militari, tra i quali 3 colonnelli), prevedeva di «far saltare un edificio ricino o quello delllm&m e di bombardare la residenza di Khomeini mentre questi riceveva i massimi dirìgenti della Repubblica... In un primo tempo avevo accettato l'idea di uccidere /Imam, poi ho riflettuto, volevo risparmiarlo, ma non sapevo come. La decisione definitiva doveva essere presa nei giorni successivi al mio arresto». Inoltre, «dovevamo circondare il quartiere dove abita /Imam, attaccare i centri dei guardiani della rivoluzione e dei comitati islamici e la radiotelevisione». Secondo l'ex ministro, la preparazione del piano era in corso da tre mesi. I congiurati avevano le armi necessarie, ma avevano tatto avere un elenco di quelle che mancavano «a Héctor Villalón, che non le ha fornite perché non ha ricevuto il denaro». Villalón, uomo d'affari argentini che vive a Parigi, aveva fatto da intermediarlo tra Iran e Usa all'epoca degli ostaggi dell'ambasciata. Raggiunto nella capitale francese, ha definito «pazzia totale» le accuse «false e insensate* che gli venivano rivolte, e ha messo In dubbio l'esistenza stessa del complotto e. st.

Persone citate: Abdul Reza Hejavi, Ahmed Abbassi, Bani Sadr, Hajj Mehdi Madavi, Khomeini

Luoghi citati: Azerbaigian, Iran, Parigi, Teheran, Usa