Davvero Marco Polo è arrivato in Cina?

Davvero Marco Polo è arrivato in Cina? SCETTICO UNO STUDIOSO INGLESE Davvero Marco Polo è arrivato in Cina? Per i più. Marco Polo è stato il primo occidentale a visitare la Cina, ma alcuni studiosi ne dubitano. Craig Clunas, della sezione Estremo Oriente del Victoria and Albert Museum, esamina il caso. Il kolossal televisivo «Marco Polo», una produzione italoclnese-amerlcana, potrebbe sorprendere lo stesso esploratore. Per alcuni studiosi la figura del più celebre viaggiatore del Medio Evo non è completamente attendibile. Pare che non abbia mal visitato la Cina e, anche se l'avesse raggiunta alla fine del tredicesimo secolo, sussistono poche probabilità che egli godesse, come afferma, della protezione di Kubla Khan, il potente Imperatore dell'Asia Orientale. Gli archivi cinesi di quel periodo sono molto ricchi, contengono abbondanti dettagli sugli stranieri arrivati in Cina per mettersi al servizio dei mongoli che detenevano il potere. Ma oltre cento anni di ricerche non sono riusciti a riscontrare una sola menzione di Marco Polo. L'autore de «Il Milione» non ebbe alcun interesse a registrare le sue avventure per oltre vent'anni dal suo supposto arrivo in Cina. Lo fece sol tanto dopo essersi ritrovato prigioniero di guerra a Genova. Suo compagno di cella era*] Rustichello di Pisa, uno scrittore conosciuto per i suoi racconti cavallereschi e «Il Millo ne» forse deve molto alla vivi da immaginazióne di Rustichello. n libro è. tra le opere famose, quella meno letta In tutti 1 tempi: gronda di stereotipi, è piatto, le statistiche sono sospette. Anche dal punto di vista descrittivo è deludente, la variegata natura cinese è ridotta a un ammasso grigio. t La genealogia del Khan, con i quali Marco Polo dice di essere in confidenza, è imprecisa e poco curata. Il veneziano non cita mai il tè e la scrittura cinese, due delle principali caratteristiche culturali del Paese. Lo stesso dicasi per la stampa, un'invenzione che arriverà in Europa secoli dopo. E' mal possibile che un uomo residente per oltre vent'anni in Cina non sia riuscito a percepire una simile novità tecnologica? Gli studiosi oggi si basano molto sui racconti del primi viaggiatori In Oriente per le ricerche linguistiche ma non sul «Milione». Alcuni nomi e località che Marco Polo contrabbanda per cinesi, possono Invece essere di origine persiana. Pare, infatti, che l'esploratore sia arrivato soltanto fino all'Asia Centrale islamica, dove potrebbe aver parlato in persiano o in turco con alcuni mercanti provenienti dalla Cina. Nel libro di Marco Polo c'è Indubbiamente materiale valido e attendibile. n professor Herbert Franke dell'Università di Monaco suggerisce che forse 11 veneziano 'ha potuto accedere ad una sorta di "Baedeker" persiano: E' possibile, infatti, che alla base del racconto dell'esploratore ci sia una parte del «manuale» andata distrutta. - La prima versione del «Milione «'fu probabilmente scritta nel più corrente francese anziché in latino, lingua dotta per eccellenza. Questo fatto gli garanti senza dubbio un'ampia diffusione e la campagna pubblicitaria orchestrata da Marco Polo e da Rustichello deve considerarsi come «il colpo» meglio riuscito della storia. Copyright «Times Newspaper» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Albert Museum, Craig Clunas, Herbert Franke, Khan, Millo