Trovato hashish in casa della Moresca «Serviva a Rotondi», dice la giornalista

Trovato hashish in casa della Moresca «Serviva a Rotondi», dice la giornalista Nuovi dubbi sull'imputato che fornì il falso documento sul caso Cirillo; chi gli dava la droga? Trovato hashish in casa della Moresca «Serviva a Rotondi», dice la giornalista E' stata la cronista a parlare al giudice di traffici di armi e droga, di cui si sarebbe occupato il suo amico DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — L'Inchiesta riserva nuove sorprese ogni giorno, e qualcosa comincia a chiarirsi anche sul filo diretto che sembra legare 11 caso Moresca-Rotondi all'omicidio del prof. Aldo Semerari e allo sconcertante suicidio della sua assistente, Maria Fiorella Carrara. Mentre a Roma. In una perquisizione che segue tante altre rimaste Infruttuose, si scopre droga in casa della giornalista dell' Unità, anche a Froslnone la magistratura decide di veder chiaro sulle circostanze che portarono alla detenzione nella stessa cella, per un breve periodo, di Luigi Rotondi e Flavio Serplerl, un terrorista nero entrato a far parte della schiera dei «pentiti» In occasione della prima Inchiesta sui Nar. Questi episodi rischiano di allargare ulteriormente un fronte d'Indagine già fin troppo ricco, e stanno suscitando nuove preoccupazioni tra i giudici romani e napoletani. Impegnati a dipanare, tra reciproche diffidenze, una matassa intrecciata di implica¬ zioni politiche e vendette camorri ste. Nella perquisizione compiuta l'altro ieri, per ordine del giudice Antonio Marini, nella casa romana di Marina Maresca, gli agenti della squadra mobile non cercava- no documenti o carte compromettenti. Erano in realtà a caccia di cocaina ed armi. E' stata la stessa giornalista delV Unità a metterli su questa pista, rivelando al magistrato romano che 11 suo amico Rotondi, abituale frequentatore dell'appartamento al Salario Nuovo, era dedito a questi traffici. Le ricerche degli Investigatori sono andate deluse solo parzialmente: nascosta nel bagno dell'abitazione è stata trovata una modesta quantità di hashish. Potrebbe essere una conferma delle dichiarazioni della Maresca, soprattutto se si considera che Luigi Rotondi, tra l'arresto della giornalista e 11 momento della sua costituzione alla questura di Roma, ha avuto piena disponibilità della casa, con tutto il tempo per far sparire «roba» compromettente. A questo punto, però, un vecchio dubbio sembra tornare d'attualità: esiste un rapporto fra la disponibilità di droga che Rotondi indubbiamente aveva e il ruolo di informatore (anche attraverso contatti con tossicomani) che lui dice di aver svolto per la polizia? Questo aspetto della vicenda sarà approfondito dal dott. Marini anche durante l'ennesimo Interrogatorio a Reblbbla della Maresca e di Rotondi, In programma per domani. Sulle altre novità della ulti- me ore. In particolare su quelle che sembrano offrire uno spiraglio sui collegamenti tra i due protagonisti della pubblicazione del falso documento sull'Unità e il delitto di Ottaviano, si hanno ancora scarse indicazioni. Di certo si sa che l'attenzione degli inquirenti è rivolta a Flavio Serpierl e al contatto che questi ebbe, circa un anno fa, in una cella del carcere di Prosinone, con Luigi Rotondi, all'epoca arrestato per truffa al danni di una società belga, legata all'acquisto di roulottes destinate ai terremotati del Sud. Serpierl, tramite 11 padre Stefano. Informatore del Sld e vecchio amico di Semerari, era a conoscenza degli incontri avvenuti nel carcere di Ascoli Piceno tra il «boss» della camorra Raffaele Cutolo. esponenti del servizi segreti e uomini della de durante i giorni del rapimento dell'assessore napoletano Cirillo? Sarebbe stato lui — è l'ipotesi che si cerca di controllare — a rivelare queste notizie a Luigi Rotondi

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Ottaviano, Roma, Rotondi