Anche la televisione è colpevole se ci ammaliamo di arteriosclerosi
Anche la televisione è colpevole se ci ammaliamo di arteriosclerosi Anche la televisione è colpevole se ci ammaliamo di arteriosclerosi FIRENZE — L'Italia è afflitta oggi da un'«epidemia» che non ha riscontri nella sua stori;i e che è ben più grave della peste e del colera, ormai lontani . 1 tempo, della tubercolosi e del cancro: oggi circa il bt .ir cento dei decessi è prov jtato dall'arteriosclerosi, tramite le malattie cardiovascolari a tutti i livelli (cerebrali, cardiache, periferiche). Tale situazione è stata messa in risalto a Firenze, nella prima giornata di un simposio internazionale sulle dislipidemie, presieduto dal prof. Oaetano Crepaldl, dell'Università di Padova, presenti studiosi e ricercatori di tutto 11 mondo. I più recenti dati del Cnr indicano c'.ie il 25 per cento della popò'azione adulta (un italiano su quattro) è affetto da dislipldemla (grassi nel sangue) che, insieme al fumo e all'ipertensione, è il principale «fattore di rischio» dell'arteriosclerosi. Questa percentuale raggiunge punte del 33 per cento al Nord d'Italia (una persona su tre) e punte del 15 per cento al Sud. L'arteriosclerosi — malattia caratterizzata da una «maturazione silenziosa» — non è «esclusiva» degli anziani proprio perché le dislipidemie sono riscontrabili fin dall'età della giovinezza. Nel simposio è stato fatto il punto sulle dislipidemie, sul metabolismo delle lipoprotelne, sulla fisiopatologia e sul trattamento delle dislipidemie. E' stato sostenuto che l'aumento del tenore di vita, l'alimentazione, l'estensione dei beni di servizio (l'automobile innanzitutto ma, paradossalmente, la stessa televisione che «obbliga» anch'essa alla sedentarietà) e un'infinità di altri aspetti della nostra vita sono alla base della cosiddetta «dislipldemla ambientale». Ne emerge un quadro complesso del quale la chiave appare lo studio del metabolismo delle lipoprotcine. Quali i rimedi? Se il fattore lipidico è importante, il problema generale — è stato affermato — è quello di abbassare mediamente i lipidi nella popolazione: ciò comporta misure di medicina preventiva, il controllo dei grassi, la modifica dell'alimentazione, lo stimolo all'attività fisica, la limitazione del fumo, particolarmente nelle scuole. I rimedi sono quindi preventivi e dietetici a tutti i lir velli; poi, farmacologici.
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