Vicino l'accordo sulle liquidazioni
Vicino l'accordo sulle liquidazionila mediazione di Spadolini, superate quasi tutte le divergenze nella maggioranza Vicino l'accordo sulle liquidazioni Il presidente del Consiglio ha incontrato anche Chiaromonte (pei), che chiede l'inserimento nella nuova legge della norma sulle pensioni (80 per cento dell'ultimo salario) - Su questa linea sono anche il psdi, il psi e una parte della de - Ma si teme un eccessivo aumento del costo del lavoro - Annibaldi (Confindustria): «Chi pagherà poi?» - Confermato l'ostruzionismo di radicali e missini ROMA — Per la nuova legge sulle liquidazioni, che dovrebbe evitare il referendum, tra i partiti di governo c'è accordo su tutti i punti tranne su quello più controverso e tormentato: le pensioni. Spadolini, protagonista anche ieri di una mediazione estenuante, non vuole inserire il problema delle pensioni nella nuova legge, perché farebbe aumentare il costo del lavoro. Psdi. psi e larga parte della de sono invece di parere ! contrario; sostengono, tra l'altro, che è questa l'unica strada per evitare che all'ostruzionismo dei missini e dei radicali si aggiunga anche l'opposizione intransigente del pei. che farebbe saltare la legge e porterebbe inevitabilmente a una consultazione popolare che travolgerebbe i rapporti nella maggioranza prima dei bilanci delle aziende. Il contrasto, non insanabile, dovrebbe risolversi entro giovedì, quando al Senato comincerà il dibattito. In una dichiarazione Longo si dice convinto che la linea del suo partito, portata avanti con intransigenza dal ministro Di Oiesi, sarà quella vincente: •Il psdi intende proseguire in questa azione, a sostegno delle categorie più deboli, che sono ancora oggi particolarmente esposte nella crisi della società italiana». Su questo tema, Spadolini ha invece dichiarato che «il governo si riserva un approfondimento-. Il presidente, in polemica anche con pei e sindacati, ha dichiarato che. sulla legge per le liquidazioni, «il governo ha adempiuto al proprio dovere, nonostante che la materia non fosse tra gli impegni programmatici, sema peraltro chiudere la strada a miglioramenti in sede parlamentare, da qualsiasi parte formulati». Spadolini ha aggiunto: «Non era un privilegio, per l'esecutivo, farsi carico della responsabilità di una iniziativa legislativa volta ad evitare, nei limiti stabiliti dalla Costi turione, il referendum. Era semplicemente un dovere. Il .governo, non mancò di com- piere un sondaggio preventivo per una eventuale iniziativa parlamentare allargata: tale sondaggio non ebbe successo. Anche da parte del più grosso partito di opposizione, si preferì che fosse il governo ad elaborare un suo testo, sotto la sua responsabilità: Da questo partito, 11 pei, continuano le notizie negative. Chiaromonte si è incontrato con Spadolini e gli ha detto che la legge, cosi com'è, al pei non va assolutamente bene. Ma è solo l'inizio di un dialogo che si prevede lungo e laborioso. Per il responsabile della sezione economica del pei, «è divenuto enormemente difficile evitare il referendum». «Nessuno può contestarci — ha dichiarato Chiaromonte — il diritto di riflettere (...), non si tratta di una riflessione facile. L'orientamento a votare "sì" non è indolore nemmeno per noi. Pagheremo anche noi un certo prezzo politico. Avremo anche, con ogni probabilità, contraddizioni da affrontare al nostro interno». I dubbi che sembrano tormentare il pel non sfiorano neppure missini e radicali, che hanno già mandato all'attacco 1 loro senatori in commissione. I radicali Stanzoni e Spadaccia hanno presentato alla commissione Lavoro del Senato, dove è in corso il dibattito sulle liquidazioni, un primo pacchetto di 100 emendamenti. E dichiarano la loro «netto opposizione a leggi truffa dettate solo dalla volontà al scongiurare il refe¬ rendum». Luca Giurato li dello scienziato e marxista critico Robert Havemann, morto ia sera di Venerdì Santo La vedova di Havemann, signora Katja, aveva presentato alla polizia una Usta di amici che avevano manifestato l'intenzione di portare l'ultimo saluto al defunto. Tra i più noti il cantautore politico Wolf Biermann, lo scienziato Robert Jungle, i teologi Heinrich Albertz e Helmut Qollwltzer, il comunista italiano Lucio Lombardo Radice, rappresentanti del partiti socialista spagnolo e laborlsta inglese, diversi parlamentari di Bonn e scrittori tedeschi profughi dalla Germania comunista. Nel rifiutare il visto, necessario perché Gruenhelde si trova al di fuori di Berlino (dove non occorrerebbe, in base agli accordi quadrlparti- ' * *—•:' 1 ti), le autorità della Ddr hanno detto che la concessione «non è più possibile», poiché le richieste sono state presentate in ritardo. Diversi amici di Havemann hanno tuttavia annunciato che stamane si presenteranno ai valichi tra le due Berlino e, dopo che saranno passati al di là del muro, ripresenteranno la richiesta di poter partecipare ai funerali t. s.
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