I passi avanti del Gruppo Fiat presentati alla Fiera di Milano

I passi avanti del Gruppo Fiat presentati alla Fiera di Milano I passi avanti del Gruppo Fiat presentati alla Fiera di Milano Incontro con la stampa internazionale nello stand della Casa torinese Al primo posto in Europa nella vendita di auto (in Italia mantiene oltre il 50% del mercato) e trattori - Pittaluga: «La cifra del fondo innovazione, individuata tre anni fa, non è stata rivalutata» , MILANO — La capacità di tenuta della grande impresa italiana in generale, e del Gruppo Fiat in particolare, emerge per i due milioni di probabili visitatori della Fiera campionaria di Milano da un breve filmato che illustra la presenza della casa automobilistica torinese (15 milioni di vetture in 150 Paesi) nel vari settori industriali che spaziano dagli autocarri alle costruzioni civili, dalle locomotive, trattori, macchine movimento terra alle turbine a gas, robot per le fabbriche d'auto, prodotti della bioingegneria e parti di aerei. «La Fiat non è una conglomerata» ha spiegato il responsabile delle relazioni esterne Marco Pittaluga presentando il padiglione della fiera al giornalisti. «La logica della diversificazione non è quella finanziaria, ma quella delle sinergie produttive, degli scambi tecnologici, con l'obiettivo di realizzare un profitto industriale legato al successo del singolo prodotto sul mercato». Soddisfazione quindi per l'ampliamento delle quote di mercato automobilistico europeo dove la Fiat è passata dal 12,8 per cento del 1980 al 13,5 per cento dell'anno scorso fino al 14,5 per cento nei primi tre mesi di quest'anno. Un successo al quale ha contribuito la tenuta del mercato italiano, dove la Fiat mantiene una quota di oltre il 50 per cento. Primo nelle vendite di auto, secondo negli autocarri (dopo Mercedes), primo nei trattori, il Gruppo Fiat ha bisogno di consolidare la propria posizione dominante o comunque significativa' nei vari settori (compresi i componenti, la produzione di sistemi di produzione etc.) che richiedono forti investimenti innovativi Marco Pittaluga ha espresso insoddisfazione per il recente aiuto finanziario varato dal governo attraverso il fondo all'innovazione di 1500 miliardi. «La cifra, individuata tre anni fa — ha detto — non è stata rivalutata, mentre sono peggiorate le procedure per accedere al fondo ed è stato aumentato il numero dei settori industriali che potranno beneficiarne». Negli sforzi per concentra¬ re le risorse nei settori prioritari per 11 Gruppo, affrontando la sfida di un mercato sempre più concorrenziale, rientrano sia la scelta di abbandono della siderurgia, un fatto quasi compiuto che sarà perfezionato dopo 11 raggiungimento, entro fine mese, di un accordo con la Flnsider sul prezzo relativo alla cessione degli acciai Teksid. sia il negoziato, ancora in una fase preliminare, con l'Alfa Ro¬ meo, sia infine la strategia di razionalizzazione nella componentistica. Sul fronte sindacale Marco Pittaluga ha ribadito la preoccupazione dell'azienda per l'eventualità del referendum che ripristini le liquidazioni anteriori al 1977 e la convinzione della Fiat che la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro debba tener conto del costo globale sulle aziende. n, fo0

Persone citate: Marco Pittaluga, Pittaluga

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano