Si inasprisce la polemica all'Alfa tra la Cisl e l'Uil sulle violenze

Si inasprisce la polemica all'Alfa tra la Cisl e l'Uil sulle violenze Si inasprisce la polemica all'Alfa tra la Cisl e l'Uil sulle violenze MILANO — La difficile situazione dell'Alfa Romeo e il disaccordo su come affrontare i suoi problemi continuano a inquinare i rapporti tra le diverse componenti sindacali, esplosi con le dimissioni dall'esecutivo del consiglio di fabbrica di tre delegati della Uilm. Al loro gesto e alle sue motivazioni ha replicato Piergiorgio Tìboni, segretario della Fim-Cisl milanese (la componente accusata di «coprire quelle minoranze che si esprimono con. intimidazioni e minacce e che fanno della violenza un sistema di lotta politica». Dice Tiboni: «Il fatto è che questi scoprono 11 tema della violenza in ritardo e lo utilizzano in maniera strumentale. Quando, in passato, alcuni delegati della Firn sono stati minacciati di gambizzazione, la Uilm si è sempre rifiutata di prendere posizione. E poi è significativo che si siano dimessi solo In tre quando 1 delegati di quell'organizzazione nell'esecutivo sono una decina. La questione Alfa — ha aggiunto — viene utilizzata per le beghe politiche interne alla UH». «Certo c'è violenza all'Alfa — prosegue — ma non dimentichiamo che tra 1 cassintegrati c'è gente espulsa dalla fabbrica dopo vent'annl di lavoro. E' comprensibile che alcuni siano esasperati e il sindacato ha il dovere, unitariamente, di gestire 1 loro problemi e di raccogliere le loro pro¬ teste. La Uilm ha Invece deciso di stare alla finestra, difende a oltranza l'accordo cosi com'è sta' to firmato e non fa nulla per stimolare una riapertura del negoziato con l'azienda che pure è quanto i lavoratori chiedono». La risposta di Antonio Chiappini, Vincenzo De Luca e Vincenzo Antinoro (i tre delegati dimissionari) non si è fatta attendere. In un comunicato firmato anche da Vincenzo Nigro, segretario della sezione psi dell'Alfa, dicono: «E' frusta ormai la ginnastica politica del gruppo Tiboni della Firn milanese, secondo cui le prese di posizione politiche del socialisti nascondono sempre solo manovre partitiche... di vero c'è che la Uil e il psl di fabbrica pongono con forza da tempo due problemi per contribuire al superamento della crisi del sindacato». «Il primo —proseguono — è quello relativo alla battaglia per 11 rispetto delle regole della democrazia in fabbrica e di una lotta a fondo al terrorismo e a ogni forma di violenza ideologica, poli tlea e pratica che lo possa favorire. Il secondo è la necessità per 11 sindacato di intervenire nel processi di ristrutturazione per controllarli e governarli In difesa dell'occupazione per li risanamen to delle aziende manifatturiere». .

Persone citate: Antonio Chiappini, Piergiorgio Tìboni, Tiboni, Vincenzo Antinoro, Vincenzo De Luca, Vincenzo Nigro

Luoghi citati: Milano