A Venezia festa continua di Giuliano Marchesini

A Venezia festa continua La città è ancora affollata dai turisti di Pasqua A Venezia festa continua Si calcola che la Serenissima abbia ospitato in questi giorni settanta-ottantamila visitatori - Oltre agli itinerari consueti i turisti scoprono ora i luoghi delle minoranze storiche mentre aumenta l'interesse per la Laguna - Una guida per gli ospiti VENEZIA — Per Venezia la festa continua. Le ultime schiere dei turisti della Pasqua infilano compatte le calli del centro storico, al seguito dei capicomitiva, e sbucano In piazza 3. Marco, seguendo l'itinerario di questa breve ma intensa vacanza fra le meraviglie della Serenissima. Dopo il Carnevale, è questo un altro periodo in cui la città lagunare ha avuto grandi ma¬ nifestazioni di affetto. Si calcola che siano 70, 80 mila i visitatori che si sono sparsi per Venezia in questi giorni. C'è stata quest'anno, come si è riferito, una sensibile «ripresa d'interesse» per i centri del Veneto. E la Serenissima, naturalmente, ha avuto la maggior parte delle attenzioni. «Del resto — dice Maurizio Cecconi, assessore al Turismo del Comune veneziano — la nostra città, per quanto riguarda le visite, non è mai in crisi. Quindi anche quello di quest'anno, per la Pasqua, non è stato certo un amore improvviso: questo è un amore consolidato'. La grande ammirazione pone comunque a Venezia certi problemi di accoglienza. E gli amministratori affrontano il flusso con diverse iniziative. A differensa dell'anno scorso — fa presente Cecconi — siamo riusciti a tenere aperto il servigio d'informazioni turistiche per tutto l'inverno, e anche nel periodo pasquale». Erano a disposizione dei visitatori piante della città, una «mappa» delle attività culturali, del musei e delle mostre, una serie di notizie sui trasporti. Per cinquecento lire, si poteva acquistare un almanacco delle manifestazioni teatrali, cinematografiche, musicali. «Naturalmente — precisa l'assessore al Turismo — non c'è alcun guadagno: queste cose servono esclusivamente per indirizzare i soggiorni dei turisti». Si cerca, Insomma, di dare una quantità di orientamenti a chi viene a rendere omaggio alla Serenissima. E rassegne come quella dedicata a Guttuso, che richiama migliaia di persone, contribuiscono a rendere ancor più intense queste giornate veneziane. Quali sono 1 percorsi della gente che prende d'assalto Venezia? Risponde Cecconi: «// turista tradizionale, quello che viaggia in comitiva, e quello che ha una certa età, rispettano i soliti itinerari, che passano per Rialto e piazza S. Marco. I giovani, invece, preferiscono avventurarsi: cercano un'alternativa. Questi ragazzi vanno in giro perdendosi per le zone meno conosciute della città». E' in crescendo questo genere di turismo «giovanile» veneziano che rompe gli schemi della visita tradizionale. Altri suggerimenti vengono dagli addetti al turismo. ■Stianto lanciando — informa l'assessore — delle idee-guida, e penso che i primi esperimenti si possano fare quest'estate. Di che cosa si tratta? Faccio un esempio: un'idea è quella di guidare i turisti ai luoghi delle minoranze storiche, come il ghetto, l'isola degli armeni, il Fontego dei turchi. Bisogna dare agli ospiti l'op portunità di scoprire una Venezia che non si può definire minore, ma che è poco conosciuta». Orientamenti, attraverso la diffusione di dépllants, sono previsti anche per 1 turisti che si fermeranno al Lido e a Pellestrlna, a Mestre e nei dintorni, al Cavallino: un «itinerario liberty», la contemplazione delle ville venete, gite «naturalistiche» lungo la Laguna. «Vogliamo offrire alla gente — dice Cecconi — la possibilità di vedere diverse cose, non soltanto il centro storico. Insomma, è il momento di rompere l'isolamento di Venezia». Si progetta, dunque, una dilatazione del turismo che invade la Serenissima. 11 fiume degli ospiti non dovrebbe riversarsi soltanto in piazza S. Marco, In riva degli Schiavoni, nei campielli e nel dedalo delle calli, ma anche nella Venezia sconosciuta, nel resto del complesso lagunare. La Serenissima spalanca le braccia. E le prospettive, per i mesi caldi, sono molto lusinghiere, visto anche 11 «pienone» di Pasqua. «Avremo una grossa ondata — prevede l'assessore al Turismo —. Quelli di Venezia sono problemi di crescenza. E ancora non è risolto quello del rapporto tra cittadino veneziano e turista, nel senso che si devono fare i conti con un sovraccarico della città rispetto alla popolazione, che a volte rimane soverchiata: in certi periodi, il cittadino si sente un po' meno padrone di Venezia». Giuliano Marchesini

Persone citate: Cecconi, Guttuso, Maurizio Cecconi