Una casa per i bimbi picchiati di Susanna Marzolla

Una casa per i bimbi picchiati Da tre anni a Milano un centro aiuta i figli delle famiglie in crisi Una casa per i bimbi picchiati Accoglie i piccoli temporaneamente staccati dai genitori, in seguito ai maltrattamenti MILANO — Negli Stati Uniti i casi di maltrattamento sui bambini sono più di 6 milioni l'anno, di cui un milione e mezzo definiti «violenze gravi». In Europa (dati del '79) otto bimbi su cento sono vittime di «crudeltà mentale» e due su cento di violenze fisiche. In Italia non si sa. Nessuno ha ancora pensato a fare uno studio statistico sull'argomento. Però il fenomeno esiste. Al di là dei tanti piccoli curati ed amati, vezzeggiati e anche viziati; al di là della retorica sulla famiglia come porto protettivo dell'infanzia, ci sono i casi di cronaca nera: il neonato ucciso di botte perché piangeva, quello morto a due anni dopo una vita di stenti e sevizie, la bimba violentata e picchiata dal padre. Ma c'è soprattutto una violenza quotidiana fisica e mentale: i pugni i morsi le cinghiate; l'abbandono in uno stanzino buio, le grida, e gli insulti continui; la sporcizia, le malattie non curate. Una violenza troppo spesso coperta dai vicini che «non sentono» le urla, da insegnanti che «non vedono» i lividi sul volto dello scolaro, da medici che prendono per buone giustificazioni incredibili: «é caduto dal seggiolone», «si è scottato da solo» e cosi via. Chi invece vuole sentire e vedere che cosa può fare? Un secolo fa, a New York, l'infermiera Etta Wheeler per salvare la piccola Mary Ellen, nove anni, dalle sevizie dei genitori non potè fare altro che rivolgersi alla «società per la prevenzione delle crudeltà agli animali». Oggi la situazione è certamente diversa: esistono servizi sociali, esiste una legislazione (anche se da molti giudicata carente) che punisce «t'abuso dei mezzi di correzione e di disciplina». Ma non esiste nessun posto dove il piccolo maltrattato possa trovare rifugio. Per questo, sulla base di quanto già avvenuto in America, e In altri Paesi europei, a Milane è stato creato il Caf, centro di aiuto al bambino nella famiglia in crisi. Sorto un po' in sordina nel dicembre del '79 per iniziativa di un gruppo di privati, una sede offerta dal comune in un ex asilo, ora può contare una cinquantina di casi al suo attivo. Al centro vivono stabilmente due coppie con i loro figli: lo scopo, far vivere i bimbi temporaneamente staccati dai genitori in un ambiente familiare evitando il trauma del ricovero in un istituto. Vi lavorano due assitentl sociali, uno psicologo, una psicopedagogista e tre psicoterapeuti della famiglia. La sindrome da maltrattamento Infatti non va curata solo nei figli, ma anche nei loro genitori. Ciò che gli studi e l'esperienza confermano è che i padri e le madri sono essi stessi vittime di una situazione di ignoranza, isolamento sociale, stress, e sono stati a loro volta dei bimbi maltrattati. Genitori Immaturi che vedono nel pianto del figli un atto di accusa delle proprie incapacità e reagiscono con la violenza: •qualunque cosa purché la smetta». Genitori frustrati che scaricano sui figli tutte le amarezze che subiscono dentro e fuori le mura di casa. Eppure anche questi genitori sono amati dai figli : ecco 1 bambini che accettano il ruolo di capro espiatorio, che negano disperatamente di essere stati maltrattati. La sofferenza però non si può nascondere: questi bambini forse piangono poco ma non ridono mai. n Caf cerca di curare l'intero nucleo familiare, di non distruggerlo. A volte è possibile, a volte no: l'obiettivo rimane comunque quello di aiutare il bambino. Per ora il Caf ha agito su segnalazione delle istituzioni: il tribunale dei minorenni e i servizi sociali del territorio. Manca ancora una conoscenza del centro che porti all'iniziativa del semplice cittadino; manca una coscienza collettiva del fenomeno che faccia moltipllcare slmili centri di aiuto. Sarebbe necessario poiché purtroppo la «sindrome del bambino maltrattato» non conosce confini. Susanna Marzolla

Persone citate: Etta Wheeler, Mary Ellen

Luoghi citati: America, Europa, Italia, Milano, New York, Stati Uniti