La guardia di Merloni progettava di rapirlo

La guardia di Merloni progettava di rapirlo Cinque brigatisti arrestati a Roma La guardia di Merloni progettava di rapirlo ROMA — Cinque brigatisti arrestati, tra questi una delle guardie del corpo di Vittorio Merloni, presidente della Confindustrla. Si chiama Mauro Maggini, 27 anni, cognato del latitante Vittorio Antonini, dipendente dell'Istituto di vigilanza dell'urbe. Gii ordini di cattura, anche in questo caso, partono dalle confessioni di Antonio Savasta. Maggini e gli altri quattro sarebbero fiancheggiatori della colonna romana delle Brigate rosse. In più, Maggini avrebbe dato notizie sugli spostamenti di Merloni: un piano, con dettagli, era già stato preparato; il rapimento del presidente della Confindustria era uno degli obiettivi che le Br avevano programmato durante il sequestro Dozier. Savasta, nelle sue confessioni, ha accusato Maggini. Gli altri 'arrestati sono Spartaco Bramati, 37 anni, ferroviere allo scalo Tuscolano; Emanuela Ciccolella, 27 anni, impiegata in uno studio legale; Roberto Mannoni, 24 anni, studente. Domenico Montuori, 25 anni, segretario amministrativo di una scuola media romana, si è Invece costituito: secondo l'accusa avrebbe ospitato due brigatisti romani. Fra i cinque arrestati, il personaggio più importante sembra Mauro Maggini. Alla Digos risulta la sua adesione alle iniziative dell'Autonomia operaia organizzata, la sua. amicizia con Enrico Triaca, il tipografo che stampò i volantini del sequestro Moro ed è coimputato nel processo che comincia oggi. Secondo Antonio Savasta, proprio la guardia giurata Maggini avrebbe avuto un ruolo di rilievo nel progettato sequestro di Merloni. Per 1 funzionari della Digos, Maggini sarebbe stato il «basista», la fonte delle informazioni. (Altri servizi sul terrorismo a pagina 2)

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