Occhi puntati su Massaro e Antognoni

Occhi puntati su Massaro e Antognoni Occhi puntati su Massaro e Antognoni DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LIPSIA — I dubbi e le incertezze del calcio Italiano (Bearzot non sa ancora se Paolo Rossi, Bettega e lo stesso Antognoni saranno «da Mundial») e la delusione pur contenuta secondo stile e obblighi del football della DDR (brucia ancora l'esclusione ad opera della Polonia dalla competizione spagnola) si confrontano domani a Lipsia in una partita che per gli azzurri significa molto e nulla, a seconda di quanto passa per la testa dei chiamai alla prova. Il match è delicato, pensando alla lunga politica del doppioni portata avanti con saggezza — va detto — da Bearzot. Salvo ripensamenti domani andrà in campo Massaro, giocatore che ammiriamo per la potenza fisica e la voglia di attaccare, un elemento però che non copia nessuno se non (a distanza di anni e con qualità diverse) Angelo Domenghlni. Massaro quindi .non ci sta» nello schema a lungo accudito da Bearzot; con il •viola» la squadra deve cambiare assetto e vedremo come il complesso funzionerà. Di certo il test è importante, e non solo per l'esordiente (a meno che il et. muti ancóra parere). Si può rioentrare da Lipsia con un elemento in più per il Club Italia, e sarebbe già un risultato importante. Come è importante il test di Antognoni: le notizie del suo serio Incidente sono arrivate anche in DDR, ma adesso non ci sarà nessun rispetto per l'azzurro e la sua partita sarà la prima «vera» dopo il rientro, al di fuori dalle storie italiane di presunte o reali cortesie nel confronti dell'illustre convalescente. Bearzot avrebbe voluto poter mandare in campo a Lipsia la squadra che partirà nel Mundial, deve rimandare la speranza al 28 maggio (amichevole con la Svizzera a Ginevra) se non all'8 o 9 giugno (ultimo rodaggio In Portogallo prima del match ufficiale con la Polonia il 14 giugno a Vigo). Altri problemi meno urgenti ha la DDR. che deve riprendere il cammino in vista delle eliminatorie per 11 campionato europeo dell'84 (fase finale in Francia). Nelle qualificazioni, la nazionale della Germania Est dovrà battersi con Belgio, Scozia e Svizzera e troverà duro, visto che solo la prima classificata andrà avanti. E' questo il traguardo del calcio tedesco orientale, che sta vivendo un momento difficile dopo gli entusiasmi del recente passato. Fuori dal Mundial. fuori dalle Coppe le squadre di club (come le nostre del resto) questa partita con l'Italia è vista come un punto fermo sulla strada del la ripresa. L'ultimo confronto tra le due squadre risale alla Pasqua dell'anno scorso. La DDR provò in quella occasio ne un catenaccio che credeva le servisse contro la Polonia per qualificarsi al Mundial: mise in crisi gli azzurri (zero a zero, buon match di Dossena, brutti voti per il nostro attacco, grande Zoff di fronte al contro piede avversario) ma non costruì nulla di positivo perse stessa. Stavolta la consegna è diversa: attaccare e battere gli azzurri. Sarà una partita dura, il rischio sta nel nervosismo dei nostri anche se la sconfitta di Parigi avrà pur insegnato qualcosa preparando psicologicamente la squadra a un match vibrante. Tra pochi giorni (il 28 aprile) a Dresda si terrà il congresso dell'Uefa con la scontata rielezione di Artemio Franchi alla presidenza. Gli azzurri, con il loro comportamento, non dovranno -rovinare la piazza» al dirigente italiano sperando in qualche riconoscenza al Mundial Bruno Perucca Como. Bearzot e Antognoni sorridenti all'allenamento azzurro prima della partenza per il «lesi» azzurro di Lipsia (Tclcfoto Ansa)