«Con Battelli ho parlato 5 volte in pochi giorni»

«Con Battelli ho parlato 5 volte in pochi giorni» Pisano replica all'ex Gran maestro «Con Battelli ho parlato 5 volte in pochi giorni» ROMA — Senatore Pisano, il generale Battelli nega di averle fatto rivelazioni sulla Usta dei «superplduisti»... «Battelli dovrebbe stare molto più attento a quel che dice, soprattutto alle smentite azzardate. Ci siamo incontrati cinque volte negli ultimi giorni e, sempre, dopo i colloqui, ho riferito le cose che mi erano state appena raccontate ad altre persone, anche della commissione P2. Poi, ho fatto in modo che i miei colloqui con l'ex Gran Maestro venissero notati da altri. La prima volta, quando eravamo seduti al tavolini di Piazza del Pantheon, passò il senatore Bausi, democristiano, che infatti il giorno dopo1 mi telefonò per chiedermi scherzosamente se anch'io ero diventato massone. La sera stessa, all'hotel Bologna, a vedermi parlare con Battelli fu il senatore Venantl, comunista, che alloggia proprio in quell'albergo. E poi, via, non sono mica pazzo: a dirmi quelle cose non è stato certo l'ultimo usciere di Palazzo Giustiniani...». — Ma perché Battelli avrebbe dovuto farle quelle confidenze, proprio lui, che rischiava di ritrovarsi tra i primi accusati? «Forse avrà sentito il bisogno di sfogarsi. Ma a tirargli fuori quelle cose hanno contribuito anche le mie insistenze: possibile, gli dicevo, che lei abbia voluto fare dinanzi alla commissione la figura del cretino? Insomma, faccio il giornalista da venticinque anni Qualcosa sulla tecnica dell'intervista la conoscerò anch'io...». — E Battelli le ha fatto anche dei nomi? «Chiariamo una cosa: l'ex Gran Maestro non mi ha mai detto di aver visto l'elenco segreto del 1G00 "veri" pidulsti. Anche lui riferiva, in parte affermazioni fattegli da Gelli. Di suo, il generale ha aggiun to però il racconto di quanto era accaduto nella massoneria ufficiale dopo l'uscita del primo elenco. Appena scop piata la bomba, mi ha detto Battelli, 1 1600 pidulsti dell'elenco "Importante" cercarono di mettersi In salvo regolarla zando la loro posizione in seno al Grand'Orlente. "Per far questo — mi precisò Battelli r— io però non avevo docu mentazìone: per questo inserii quei nomi nello schedarlo del massoni in sonno". Mi spiegò anche che quell'archivio contiene, riuniti, i nomi dei massoni morti e quelli di quanti hanno smesso di fre quentare le logge. Per questo, credo che la ricerca non sarà facile». — Dell'elenco segreto, lei quanti nomi conosce? «Sette, forse otto, tutti di uomini politici. E adesso co mlncio anche a spiegarmi le insistenze di alcuni partiti per chiudere al più presto i lavori della commissione P2. Ma il presidente, Tina Anselml continua a dimostrare fer mezza e onestà. Della P2, fi nora, abbiamo solo grattato la crosta. La vera indagine co mincla adesso». g. z, v

Persone citate: Battelli, Bausi, Gelli, Giustiniani, Senatore Pisano

Luoghi citati: Bologna, Roma