Sono quattro sorelle e uno riserva esportano la musica fatta in casa

Sono quattro sorelle e uno riserva esportano la musica fatta in casa Per le Sister Sledge, dive della dancemusic, nuovo successo dopo «We are family» Sono quattro sorelle e uno riserva esportano la musica fatta in casa ULANO / gruppi di fa-1. MILANO — / eruppi di fa miglia con coro sono una tradizione della scena musicale negroamericana, ma prima delle Sister Sledge un quintetto di sorelle tutte cantanti non lo si era ancora visto. In realtà le Sledge che vanno sul palcoscenico (o in sala d'incisione) sono quattro, solo che poi hanno una sorella di scorta, che serve a dare una mano se qualcuna delle quattro ìw. dei problemi: l'ultimo esempio è dell'anno scorso, quando Debbie ebbe una figlia e Carol — la vicesorella, appunto — dovette andare in tournée al suo posto. Carol è la più vecchia di tutte, ha 28 anni; poi ci sono Deddie, 25 anni, Joni, 24, Kim 23, e infine la più giovane Kathie, che ha 21 anni e l'argento vivo addosso. Che dovessero cantare, e magari diventare famose come oggi lo sono, era una sorta di destino inevitabile, perché le Sister vengono da una famiglia dove teatro e musica erano la prima cosa; la vecchia nonna, infatti, è stata una celebre cantante lirica; la mamma ha cominciato anche lei con l'opera ma è finita poi con le canzonette; e il papà era la mezza parte d'un celebre duo di tìp-tap degli Anni Quaranta e Cinquanta, il «Fred and Sledge», di cui le sorelline ricordano con orgoglio che «fu anche ospite dell'Ed Sullivan Show» (che per lo spettacolo americano vale quanto un 'università). Cominciarono a esibirsi che Kathie non aveva ancora sei anni: «Andavamo nella chiesa dove cantava mia nonna, e Imparavamo le parti vocali con grande facilità. La più dotata era Debbie, che aveva un orecchio fantastico, e quando tornavamo a casa c'insegna¬ va e ci sorreggeva». Comin ciarono così a cantare per le tv locali, ma approdarono presto ai Sigma Sound Studios, la più grande sala d'incisione della loro città, Philadelphia, Il Sigma Sound nella storia della musica pop è una specie di cattedrale, perché fu II che all'inizio degli Anni 70 nacque il «Phillysound», degli Intruders, dei Blue Notes, O'Jqy, Billy Paul: cioè quella ritmica soffice ma trascinante che segnava il passaggio dalla soul music degli Anni 60 alla discomusic di tutto il tempo che ne è seguito. Fin quasi a oggi. Le sorelline cavalcarono il -Phillysound» con molta eleganza, girando in tournée per tutta l'America fin che incon- trarono Bernard Edivan trarono Bernard Edivards e Nile Rodgers, creatori del gruppo più raffinato di discomusic, gli Chic. Edwards e Rogers s'impadronirono in pratica delle Sister Sledge e le reinventarono, convincendole a uno stile die era allo stesso tempo più sofisticato e più naturale della discomusic. Le Sister sostituirono la percussione ossessiva della batteria con la chitarra (dice Kathie: «Era la chitarra che dava 11 ritmo, e ti sentivi trascinato dietro con naturalezza») e al posto dei sintetizzatori elettronici piazzarono un piano acustico: si creava cosi uno spazio sonoro dove la voce delle cantanti poteva venir fuori con grande libertà, dispiegandosi in un gioco corale cìie la maggior parte dei gruppi di discomusic ignorava. Il loro più grande successo fu così subito We are family, ch'era a mezzo tra la biografia e la canzonetta, c in questi ultimi due anni le sorelline hanno girato mezzo mondo da trionfatrici. Ora però hanno deciso di cambiare: la discomusic non va più, bisogna rinnovarsi. Hanno mollato perdo Edwards e Rogers e si sono messe da sole, tirando fuori un nuovo Lp, The slsters, che fa la musica che oggi si suona dappertutto, la dance7nuslc. Il disco è stato stampato ora anche in Italia, con quattro sorelline soltanto. La quinta continua a essere una sorella di scorta anche se nel disco le altre quattro le dedicano un ringraziamento affettuosissimo. m<v. . \ Le quattro componenti del complesso «Sister Sledge»

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