Buenos Aires, minacce agli inglesi Attentato a diplomatico di Londra

Buenos Aires, minacce agli inglesi Attentato a diplomatico di Londra TENSIONE IN ARGENTINA MENTRE LA FLOTTA DI SUA MAESTÀ' NAVIGA VERSO LE FALKLAND Buenos Aires, minacce agli inglesi Attentato a diplomatico di Londra BUENOS AIRES — Un attentato dinamitardo è stato compiuto ieri contro il domicilio dell'addetto navale all'ambasciata di Gran Bretagna a Buenos Aires, capitano John Mitchell. L'attentato non ha fatto vittime ma ha parzialmente distrutto il domicilio dell'addetto navale. Secondo fonti diplomatiche il capitano Mitchell e la sua famiglia erano stati avvertiti dell'attentato poco prima dell'eplosione. L'addetto navale si è rifiutato di fare commenti. Neanche l'ambasciata svizzera, che rappresenta gli interessi britannici in Argentina dopo la rottura delle relazioni diplomatiche tra Londra e Buenos Aires, ha fornito spiegazioni. I cittadini britannici residenti a Buenos Aires hanno da parte loro fatto sapere alla stampa di essere stati oggetto di minacce anonime. Il Buenos Aires Herald, un giornale in lingua inglese, scrive che i suoi dipendenti di nazionalità britannica lasceranno il Paese e aggiunge di avere ricevu- to una telefonata con la quale un anonimo interlocutore ha minacciosamente avvertito che «per ogni soldato britannico che sbarcherà in Argentina tre cittadini britannici (residenti in Argentina) saranno uccisi». Ieri al 17 mila cittadini britannici residenti nel Paese è stato consigliato di lasciare l'Argentina La decisione del governo argentino di imporre l'oscuramento nelle città costiere che frontegginao l'arcipelago è tuttavia il sintomo che anche a livello ufficiale esistono preoccupazioni circa l'avvicinarsi della flotta britannica. Tutti i giornali argentini hanno dato spazi trionfalistici all'impresa militare che ha permesso il «recupero» delle isole occupate «proditoriamente» dall'Inghilterra nel 1833, quando l'Argentina si trovava in condizioni disastrose senza possibilità di reazione, all'indomani dell'indipendenza dalla Spagna. Anche i partiti che criticano duramente il regime militare, questa volta hanno espresso la loro soddisfazione per la «riconquista» delle isole. Il leader peronista Deollndo Bittel, ha abbracciato il generale Galtleri, capo dello Stato. La Confederazione generale del lavoro, i cui dirigenti si trovano in prigione per avere organizzato martedì scorso una manifestazione non autorizzata, ha lanciato un appello a tutti gli iscritti perché si adunassero in piazza De Mayo per cantare vittoria e inneggiare al ricongiungimento delle isole alla madre patria. Galtleri, dal canto suo, ha risposto ordinando la liberazione di 200 delle duemila persone arrestate una settimana fa in seguito alle dimostrazioni di piazza. Regno Unito nel 1980 quasi 51 milioni riguardano la carne o affini e 29 milioni il granoturco (il 40 per cento del fabbisogno del Paese). Gli altri principali prodotti provenienti dall'Argentina sono le fibre tessili (10 milioni di sterline nel 1980) e gli olii di semi (9 milioni).

Persone citate: John Mitchell