Il neogovernatore delle Malvinas terrorizzò Cordoba sotto Videla

Il neogovernatore delle Malvinas terrorizzò Cordoba sotto Videla Il neogovernatore delle Malvinas terrorizzò Cordoba sotto Videla NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE LONDRA — La carriera del generale Luciano Benjamin Menéndez, appena nominato governatore argentino delle isole Falkland (o Islas Malvinas. come si chiamano adesso) non è di quelle che ispirano molta fiducia alla popolazione. Negli ultimi tre anni Menéndez è stato un tranquillo pensionato, ma prima era uno degli uomini di punta del regime militare di destra del presidente Jorge Videla. Il genarale Menéndez era comandante del terzo Corpo d'armata di Cordoba durante la «sporca guerra» contro i guerriglieri di sinistra, a metà degli Anni Settanta. Era noto come implacabile, fanatico nemico di qualsiasi forma di sovversione: e per lui sovversione erano anche l'attività sindacale e l'esprimere opinioni diverse da quelle del regime. Il nuovo governatore delle Falkland creò a Cordoba un regno del terrore che portò all'uccisione di centinaia di sospetti estremisti per mano degli «Squadroni della morte». Diresse una rete di sequestri segreti e squadre omicide il cui raggio d'azione andava ben oltre i confini della città industriale di Cordoba. I leader sindacali delle industrie di assemblaggio della città furono 1 principali obiettivi degli «Squadroni della morte», ma anche professionisti e intellettuali ebrei erano nel bersaglio. Durante 11 regno di Menéndez ai prigionieri si sparava sempre «mentre tentavano di fuggire». li generale era considerato il capo di un'oscura organizzazione di destra nota come «I liberatori delle Americhe» che aveva il quartier generale a Cordoba, e reclutava membri tra la polizia e i servizi segreti. Di conseguenza, segui una linea molto più dura di quella dello stesso Videla nei confronti degli oppositori. Nel giugno del 1976 disse a un giornalista: «Mentre Videla governa, io uccido». E nel settembre del '79 si ribellò allo stesso Presidente. La goccia che fece traboccare il vaso di Menéndez cadde quando il governo decise di liberare Jacobo Timerman. direttore ebreo di un giornale di Buenos Aires che era stato detenuto per alcuni mesi in base a vaghe accuse di essere implicato nella sovversione. La Corte Suprema ritenne che non vi fossero prove consistenti contro Timerman; ma la scarcerazione del giornalista sembrò a Menéndez una prova della diminuita fermezza del regime nella guerra al comunismo. Tentò di sollevare la truppa di Cordoba e di rovesciare Videla, ma gli ufficiali subalterni non lo seguirono, e il generale venne spedito in pensione in fretta e furia. Ma questa fu l'unica punizione per la sua insubordinazione. In questi tre anni, Menéndez ha fatto sporadiche dichiarazione di tono ferocemente nazionalistico a proposito di problemi terroristici, per esemplo sulla controversia con il vicino Cile per tre Isole nel Canale di Beagle. La sua nomina a governatore delle «Malvinas» è probabilmente un contentino dato dal generale Gualtieri agli ufficiali di estrema destra, ancora molto potenti. CopjTight «Times Newspapcrs c per l'Italia «La Stampa»

Luoghi citati: Buenos Aires, Cile, Falkland, Italia, Londra