Nuova protesta nel Kosovo La televisione jugoslava ne trasmette le immagini di Paul Yankovitch
Nuova protesta nel Kosovo La televisione jugoslava ne trasmette le immagini Dopo oltre un anno di disordini filoalbanesi Nuova protesta nel Kosovo La televisione jugoslava ne trasmette le immagini N08TR0 SERVIZIO PARTICOLARE BELGRADO — Sabato scorso alcune centinaia di giovani che sembravano semplicemente passeggiare o riposarsi in un parco pubblico di Urosevac, 40 chilometri a Sud di Pristina, si sono radunati all'improvviso e gridando slogan antijugoslavi hanno marciato verso il centro della città diretti al mercato, come tutti i sabati invaso dai contadini del dintorni. Sono Intervenute le forze dell'ordine, i manifestanti sono stati dispersi. Non vi sono stati feriti, ma si ignora 11 numero esatto degli arresti. La tv di Stato ha trasmesso le immagini dei disordini, cosa che non era mal accaduta. E' difficile prevedere l'evolversi della situazione nel Kosovo, a oltre un anno dall'Ini zio dei disordini fomentati da elementi «nazionalisti e irredentisti» albanesi. E' una situazione «complessa», si dice ufficialmente, e non si escludono nuove manifestazioni e nuovi incidenti. Sono ancora In vigore severe misure di polizia; le autorizzazioni speciali per andare nella regione sono state abolite, ma imponenti forze dell'ordine pattugliano le strade e fanno la guardia davanti agli edifici pubblici. Le guarnigioni dell'esercito sono state rafforzate, ma i soldati non sono mai interve-' nutl, come se fossero in allerta soltanto a scopo deterrente. I principali centri d'agitazióne sono le scuole secondarie, e soprattutto l'università di Pristina. Per impedire nuove infiltrazioni di «nazionalisti» nelateneo, al momento dell'iscrizione gli studenti sono stati costretti a presentare un certificato di buona condotta rilasciato dalle autorità del luogo di residenza o d'origine, le quali, però, a quanto pare, In molti casi hanno chiuso un acchio, perché pochissimi non sono riusciti a ottenere 11 documento. Gli insegnanti accusati di aver partecipato alle manifestazioni dell'anno scorso o di averle addirittura organizzate, Invece, sono stati allontanati senza troppi complimenti. Ma tutte queste misure non si sono mostrate molto efficaci: negli ambienti studenteschi l'Influenza dei nazionalisti resta grande. La sera, la casa dello studente di Pristina riecheggia di slogan In favore di una Repubblica del Kosovo, dell'unione con l'Albania e del suo leader, Enver Hoxa. La Lega dei comunisti e le altre organizzazioni sindacali accusate di essere «Inquina' te» dal nazionalisti o di essere addirittura complici sono state epurate, si parla di alcune migliala di persone: quasi tutti 1 dirigenti sono stati silurati e sostituiti con altri di origine albanese, ma noti per essere filojugoslavi. Secondo fonti ufficiali, 401 albanesi sono stati condannati l'anno scorso e nei primi due mesi dell'82 per attività «ostili», e 105 sono in attesa di giudizio. La polizia ha smantellato 40 organizzazioni clandestine, molte delle quali erano in contatto con 1 servizi di sicurezza di Tirana e con circoli di emigrati albanesi nei Paesi occidentali. I disordini hanno causato gravi problemi nei rapporti tra etnie. La stampa segnala che serbi e montenegrini sono oggetto di violenze soprattutto nelle campagne, dove sono In forte minoranza e dove il controllo da parte della polizia è difficile. I loro figli vengono picchiati, viene loro Impedito di uscire in strada; gli alberi dei loro frutteti vengono abbattuti, 1 raccolti bruciati nella notte, cimiteri ortodossi vengono profanati. E per mancanza di protezione serbi e montenegrini hanno Incominciato a emigrare: 4-5 mila persone hanno lasciato 11 Kosovo negli ultimi mesi, abbandonando anche case e terre o vendendole agli albanesi a prezzo irrisorio. Paul Yankovitch Copyright dì «Le Monde» e per l'Italia de «La Stampai)
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