Colpo ai rapporti Francia-Tel Aviv l'uccisione del diplomatico a Parigi di Paolo Patruno

Colpo ai rapporti Francia-Tel Aviv l'uccisione del diplomatico a Parigi Manifestanti nella capitale chiedono la chiusura della rappresentanza Olp Colpo ai rapporti Francia-Tel Aviv l'uccisione del diplomatico a Parigi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Con una grande manifestazione nel centro della capitale, numerose organizzazioni ebraiche e antirazziste hanno chiesto ieri sera al governo francese la chiusura della rappresentanza dell'Olp come risposta all'attentato di cui è rimasto vittima sabato 11 diplomatico israeliano Barsimantov. Mentre si attende, con poche speranze, qualche novità sul fronte delle indagini, sul piano politico si accavallano le reazioni all'assassinio. Fin dal primo momento l'ambasciatore a Parigi, Melr Rosenne, e poi le fonti di Gerusalemme hanno Indicato l'Olp come responsabile dell'attentato. Na¬ turalmente, 11 rappresentante dell'organizzazione di liberazione della Palestina In Francia, Ibrahim Souss, ha negato (come la sede centrale di Beirut) che il movimento «abbia a che fare, da vicino o da lontano, con questo assassinio». , Ma la polemica ha Investito direttamente 1 rapporti franco-israeliani, dopo che l'ambasciatore Rosenne ha denunciato in tono esasperato il fatto che le autorità francesi tollerino la presenza di Souss che alle manifestazioni lancia slogan come .Begin assassino, Mitterrand complice». Rosenne ha poi lamentato una presunta campagna di denigrazione da parte della stampa francese sulla situazione In Clsglordania, nella quale •Israele e descritta nello stesso modo e con le stesse parole usate dagli antisemiti». Ha infine attaccato quanti In Francia -si riempiono la bocca dell'amicizia verso Israele continuando ad approvare l'esistenza dell'Olp» che ricerca la distruzione dello Stato ebraico. Ieri pomeriggio l'ambasciatore di Gerusalemme è stato ricevuto al Qual d'Orsay dal ministro Claude Cheysson. A quando risulta, Rosenne non avrebbe chiesto formalmente la chiusura della sede dell'Olp, ma ruI colloquio non sono trapelate indiscrezioni, e 11 portavoce del ministero degli Esteri si è limitato a dire che •il ministro e l'ambasciatore si sono spiegati». L'atteggiamento del governo francese è stato comunque chiarito dal premier Mauroy. Dopo aver condiviso «l'indignazione» di Israele per l'attentato (come aveva fatto sabato In un telegramma il presidente Mitterrand), il primo ministro ha detto che la Francia non poteva però seguire 11 governo Begin nelle sue accuse perché «niente permette di attribuire l'attentato all'Olp allo stato attuale delle indagini». Un identikit dell'assassina è stato distribuito a tutti i posti di polizia nel tentativo di bloccare la ragazza sul ventanni, piccola e robusta, dal •perfetto accento francese» che, secondo le Indicazioni del figlio della vittima, ha colpito mortalmente Barsimantov. Ma le speranze di ritrovarla sono esigue. La polizia ha però fatto qualche progresso nella ricostruzione dell'attentato, appurando che l'arma (una 7,65 di fabbricazione cecoslovacca) è dello stesso tipo di quella usata In gennaio per assassinare, sempre a Parigi, l'addetto militare americano Ray. Anche in quell'occasione, come sabato, l'attentato era stato rivendicato a Beirut dalle .Frazioni armate rivoluzionarle libanesi». Più controversa è la ricostruzione della personalità della vittima. Per l'ambasciata d'Israele, Barsimantov era soltanto un diplomatico incaricato del rapporti con 1 partiti e con le Istituzioni politiche francesi. Ma circolano anche altre informazioni secondo le quali, sotto questa copertura, l'uomo sarebbe stato in realtà un dirigente dei servizi segreti di Gerusalemme. «L'obiettivo del teiroristi era ben scelto», si dice negli ambienti sraellanl. Paolo Patruno

Persone citate: Begin, Claude Cheysson, Ibrahim Souss, Mauroy, Mitterrand, Souss