Statuto lavoratori A confronto le leggi di 4 Paesi europei di Piero Cerati

Statuto lavoratori A confronto le leggi di 4 Paesi europei Un convegno a Saint-Vincent Statuto lavoratori A confronto le leggi di 4 Paesi europei ST-VINCENT — Francia, Grecia, Spagna e Italia hanno messo a confronto le proprie norme sui diritti dei lavoratori per valutarne i possibili sviluppi, apportare eventuali riforme, scambiarsi le esperienze in un convegno internazionale che si chiude oggi nel salone dei Congressi di St-Vincent ed è organizzato dalla Fondazione Brodolini. _ Ad oltre dieci anni dall'emanazione dello Statuto del lavoratori in Italia, è possibile farne oggi un chek-up «per riesaminare contenuti e valutare gli effetti al fine — dirà stamane il professor Gino Giugni — di dare un assetto ptU razionale a quella normativi e di apportare ad essa alcuni aggiustamenti che la rendano più idonea a perseguire l suol obiettivi di tutela del lavoratori nell'attuale contesto». Il nostro Statuto dei lavoratori è già oggi all'avanguardia delle normative vigenti in altri Paesi, «é uno legge completa e penetrante — ha detto il professor Edoardo Ghera, dell'Università di Roma —, mentre altrove si sono realizzate conquiste sindacali che però sono frammentarie, di gruppi particolari, hanno cioè carattere settoriale». Ghera, nella relazione svolta ieri, ha sottolineato come i Paesi europei presenti al simposio internazionale di St-Vincent abbiano un obiettivo comune: un progetto politico che garantisca i sindacati; le fasi storiche per arrivarci sono però differenti. In Grecia, ad esempio, soltanto nel maggio del 1981 è stato raggiunto un accordo tra Associazione degli industriali e Confederazione generale dei lavoratori per creare nelle aziende Comitati d'Igiene e di sicurezza Tuttavia, anche Ghera riconosce la necessità di riformare lo Statuto dei lavoratori italiani: i giuristi e le forze politiche non hanno però elaborato progetti precisi, sono fermi per ora alle ipotesi di lavoro. SI parla quindi della necessità di "ìiequiltbrare la rappresentanza sindacale nelle aziende», di dare maggior. garanzia di democraticità alle assemblee dei lavoratori «dove oggi si assiste talvolta a manifestazioni di minoranza anche sediziose». C'è poi il problema della rappresentatività dei «qua-; drl», che devono trovare la lo ro sistemazione nell'ambito di una nuova e più moderna normativa, che dia soprattutto garanzie di democrazia interna alle fabbriche. Ma la riforma dello «statuto» deve fare anche attenzione alle esigenze di recupero della funzione produttiva delle imprese, che è obiettivo del Paese, degli imprenditori e dei sindacati. Occorre quindi salvaguardare i comportamenti che sono in linea con questa esigenza (lotta all'assenteismo, ad esempio). Piero Cerati

Persone citate: Edoardo Ghera, Ghera, Gino Giugni, Vincent ? Francia

Luoghi citati: Grecia, Italia, Saint-vincent, Spagna