Ed ecco, gente il book-jockey! di Franco Lucentini

Ed ecco, gente il book-jockey! LEGENDA DI F. & L. Ed ecco, gente il book-jockey! Ci dicono che perfino in Ginppone, patria di tutti i primati quantitativi, le vendite di libri stanno calando. Anche là gli editori danno la colpa alla televisione, coi soliti argomenti: la gente è pigra, chi glielo fa fare di starsi j immaginare un castello, un'autostrada, una gelosia, ora che se li trova già precotti sullo schermo? Oppure: l'abbondanza di canali ci ha abituati alla varietà e alla rapidità, ha imposto uno «stile» d'intrattenimento incalzante, precipitoso, e del resto consono alle , altre mille sollecitazioni della vita moderna; la lettura, lenta, . millenaria delizia, c perciò sentita come un anacronismo non solo faticoso ma fuori stile, fuori moda. Il libro, insomma, non ha più fascino. La sua «immagine», come dicono i pubblicitari, si è parecchio appannata. E bisogna aggiungere che . quanti se ne occupano in televisione sembrano fare di tutto per renderla addirittura scostante. A lunghi intervalli, nelle ore di minimo ascolto, come vecchie zie che non si è potuto fare a meno d'invitare, arrivano brevi inquadrature di titoli e copertine, confuse interviste con autori impacciati 0 stenrorei, presentazioni e informazioni stimolanti quanto una dieta per obesi. Con approcci così mosci e distanziati è impossibile arrestare l'emorragia di lettori, pretendere che nuovi strati di pubblico s'interessino ai libri. . Gli editori, gli addetti stampa, 1 giornalisti del ramo, nonché i ministri, gli assessori, i sindaci, i funzionari di partito che si sono fatti contagiare dalla febbre dell'oro culturale (e che si sparano addosso come nel Klondike per due spanne di Manierismo, un ruscelletto di Rossini), tutti costoro dovrebbero dunque, da quei provetti «ripensatori» che sono, dedicare un drastico «ripensamento» all'intera questione. * * Si tratta di adeguare infine l'informazione libraria ai me dia, al loro linguaggio, alla lev ro struttura, al loro immenso pubblico. Si tratta di togliere di mezzo quei volenterosi ma squallidi personaggi incaricati finora di presentare in studio le novità editoriali, letterati d'azienda e di partito, critici maneggioni, gregari di terza [>agina, ex centrocampisti del, a Normale, specialisti tuttifrutti, romanzieri falliti, ecc.; e ■ di sostituirli con un vero showman, un autentico uomo ' di spettacolo, un «conduttore» vivace, disinvolto, telege " nico, un carismatico, torren zi aie, salivoso book-jockey, ciao gente, eccoci di nuovo qui per la nostra Lit-Parade delle diciannove quarantaquattro mi nuti e venti secondi, puntuali come il vecchio Kant, regolate "pure gli spaghetti su di noi 'come gli abitanti di Konigsberg, e a proposito di Konigsberg, della scena prussiana, che come sapete sta andando Idi nuovo molto forte, voglio essere subito supersweet con una superbbona, almeno spero, ha ha, di Monaco di Baviera, che come sapete non è in Prussia ma in Baviera, inzomma, comuuunque Ulla, che 'nome sexy eh, gente? Ullallà ;''tiì chiede di dedicare a un suo .. amico italiano, al suo Luigi di Cesenatico, un pezzo tipico del glorioso folk prussiano, Storia di un ufficiale prussiano, un Oscar 45 giri Mondadori, una delle prime esibizioni di quel mago brandeburghese ' che è: Theodor Fontane!!! Sì, proprio lui, il prodigioso ..compositore di quel memora. .bile evergreen che è Effi •-.Bricst!!! Qui, nel 1892, è già in for..ma eccezionale, pensate, 1892, i praticamente un secolo fa! Ma -l'ufficiale Sax, scusate Schach, ■ non fa la guerra fa l'amore, ama forse riamato una affasci- » nantissima mamma, solo che •'poi viene alle tastiere un principe morbosetto che gli mon ta la testa col motivo della ..beautédu diable, e quello prende e seduce non la mamma ,,ma la figlia butterata dal vaiolalo, ah ah, è fortissimo, vera.'rmente bestiale, anche se io ; non potrei certo farlo con " queste mie due vaiolette, volevo dire vallette, ah ah, Cinzia Ve Deborah, che hanno due vi, . sini d'alabastro, due principcs- , se dalla pelle di luna, hallo Deborah, hallo Cinzia, ma lo sapete che oggi vi trovo un'aoria, non so, decisamente esoti- ca, decisamente orientale, ah ah, comuuunque, inzomma, proprio quello che ci vuole per la prossima proposta extraspecial, una cosa da sballo, un vero hit nelle meningi che giunge finalmente a noi dalla terra del petrolio, dalYunderground iraniano, ma Dostoevskij non c'entra, e nemmeno l'Eni, è della Rizzoli, non c'è dietro nessuno scandalo, almeno per ora, ah ah, comuuunque, inzomma, è un favoloso Bur Poesia, letteralmente favoloso perché s'intitola Le sette principesse; eccezionale poema mistico dell'antica Persia, inciso tra il millecento, non c'entra la Fiat, c il millédue, da Nezami, «il gioielliere della parola», un tipo di Dante locale, ma anche un po' Ariosto perché quando dico mistico non vi dovete spaventare, okay?, niente Khomeini o simili, capito?, il misticismo del vecchio Nezami ha un sound specialissimo, molto sul fiabesco, no?, sull'avventuroso, tipo Mille e una notte, be' inzomma ci sono queste sette principesse che vivono in sette padiglioni di colore diverso, vestite di sette colori diversi e raccontano al re loro signore sette storie di colori diversi, una nera, una ;ialla, una verde eccetera, roba la far impazzire il vecchio Rimbaud, con un sacco di giardini e deserti e cacce e magie e buri e mostri e orchi, un impasto da far impazzire il vecchio Flaubert, con un sacco di soul e quel sottofondo orientale, spirituale e in più anche decisamente senzuale, chiaramente, inzomma, no?, un classico classico, ah ah, e per restare nel raffinato la Deborah, qui, vi combina ora uno dei suoi mixages spettacolari con la sua manina di alabastro, ecco allora a voi: //gioco del rovescio di Carlo Tabucchi! una voce giovane ma che ha già una sua cerchia, riceve cento cartoline al giorno, un talento molto sofisticato, molto insolito per l'Italia, che stavolta propone questo 45 giri del Saggiatore, sono otto racconti dove senti il fado portoghese, il tango borgesiano e il charleston fitzgeraldiano, ma c'è pure il feeling elvetico-giapponese e la canzone italiana Anni Cinquanta eseguita in un casello ferroviario in Maremma, ah ah, tu penza, senza contare che il pezzo più eccezionale è tutto giocato sul Banana Boat di Belafontc, ma con questo non sono mica scherzettini derivativi, esercizi di bravura col gusto di una Coca rimasta lì al sole per tre ore, no no, ci mancherebbe, il Tabucchi ti coinvolge, ti fa scendere in pista e ballare con lui, sul delicato, no? sul soft, e poi bang! sul più bello ti arriva il suo rovescio in piena Lacoste, ha una classe da Wimbledon, il Tabucchi, è meglio di McEnroe, ah ah, comuuunque, inzomma, per passare a un rock decisamente duro, decisamente cattivo, no?, ecco Giulio Barattieri che vi propone Mia madre l'oca, inciso dalla Rizzoli, con un pazzesco pomeriggio in una discoteca popolare alla periferia di Torino, un sound mostruoso, veramente scatenato, e nello stesso tempo di ghiaccio, agghiacciante, un killer, un vero assas sino country vercellese che dal conservatorio arriva al matricidio, ah ah, niente male, ma lei se l'è voluto, c'è qua! brano dove cercano di mollare la de crepita nonna in qualche isti tuto e girano in macchina mezzo Piemonte, be', dico, è durissimo, guardate la Cinzia, non è una mamma ma ha lo stesso la pelle d'oca su tutta la sua deliziosa schiena di alaba stro, brr, come on, Deborah, forza con la consolle, metti su una cosina che ci riscaldi un po', che ci faccia sognare, ce co, benissimo, sei bravissima, via così: «A fine luglio quan do / da sotto le pergole di un bar di San Siro / tra cancellate e fornici s'intravede / un qual che spicchio dello stadio assoato / quando trasecola il gran catino vuoto / a specchio del tempo sperperato...». ** Attenzione, gente, plcase\ Il brano era tratto da: Varaiabl Star! Stella variabile, della Gar zanti, il nuovissimo, attesissimo album dell'immenso Vie Sereni, in concerto!!! Avrete senz'altro riconosciuto il suo magico timbro, grazie Vie, sci sempre dolcissimo per tutti i tuoi fans, tra i quali scegliamo Salvatore di Foggia, che dedica Stella variabile a. Carmelo, il suo, inzomma, quasi fidanzato che fa il servizio militare in marina e passa tante notti guardare il cielo stellato con le stellette, ah ah, comùnque, inzomma, per chiudere con una véra e propria parata di stelle vi proponiamo il sensazionale ritorno di un celebre gruppo che negli Anni Cinquanta animava la scena romana e che si ripresenta oggi con un rinnovato repertorio sponsorizzato dalla Mondadori: il prestigioso complesso dei Beatles del Centrosud, i... «New Arguments»!!! Sì, gente, proprio loro, Larry Siciliano sax soprano, viola e violino, Leo Sciascia chitarra elettrica, basso e vocale, e al sintetizzatore il leggendario «Pop» Moravia in perzona, liveW) Wow a tutti!!! Carlo Frutterò Franco Lucentini

Luoghi citati: Baviera, Cesenatico, Italia, Monaco Di Baviera, Persia, Piemonte, Prussia, Torino