Il Giro dell'Etna premia Panizza ma costa una scapola a Battaglin

Il Giro dell'Etna premia Panizza ma costa una scapola a Battaglin La maglia rosa 1981 sarà forse costretta a rinunciare al Giro d'Italia Il Giro dell'Etna premia Panizza ma costa una scapola a Battaglin Se Tè fratturata cadendo a 500 metri dall'arrivo - Moser ritirato, Saronni a cinque minuti ACICATENA — Vladimiro Panizza ha fatto il bis nel Giro dell'Etna, die si era già aggiudicato nel 1980. Come era prevedibile, Moser e Saronni, non in buone condizioni fisiche, hanno preferito dar via libera ai loro luogotenenti. Sfuggilo a un gruppetto di una ventina di uomini, a un chilometro e mezzo dal traguardo, il veterano lombardo riusciva a conservare una decina di metri, mentre alle sue spalle il gruppo inseguitore veniva scompigliato da una caduta ai 500 metri. Ad uscirne più malconcio è stato Battaglia, che successivamente, all'ospedale dove era stato portato per gli esami radiologici, riiielaiìu una frattura della scapola sinistra. Probabilmente questo infortunio costerà a Battaglin il Giro d'Italia, che comincerà tra quaranta giorni. Battaglin perdeva anclie vistosamente sangue dalla testa e dal gomito sinistro, ma si trattava soltanto di ferite lacero-contuse, die gli venivano suturate in seguito all'ospedale. Garibaldi di Catania. Nella caduta, che veniva provocata da uno sbandamento di Bambini, veniimno coini>olti anche Mantovani e Montella. Mantovani, dopo l'arrivo, cercava di aggredire Bambini. La corsa è stata vivace. Moser e Saronni si sono mostrati abbastanza intraprendenti sino a metà, figurando nelle fughe o comunque nei primi tronconi del gruppo. Poi Moser a circa 25 chilometri dalla conclusione abbandonava, anche perché il cielo minacciava un grosso temporale che si scatenava, fortunatamente, a corsa conclusa. Saronni, invece, nel plotone rassegnato, giungeva ad oltre 5 minuti e mezzo e, sul traguardo, agitava le braccia verso il palco per salutare il piccolo Panizza, il quale a 37 anni aveva ottenuto forse una delle sue ultime vittorie. Mancavano 70 chilometri ai traguardo quando si sviluppava l'episodio decisivo, con 18 uomini all'attacco: Argentin, Bcrtini, Mount, Ciuti, Polini, Amadori, Torelli, Battaglin, Sgalbazzi, Rizzi, Maini, Montella, Savini, Verza, Rabottini, Panizza, Petito, e Bombini. Subito dopo si avvantaggiava Argentin, con a ruota Savini. Il vantaggio massimo della coppia (ma lavorava soltanto Argentin) arrivava a l'30"; i due battistrada venivano però ripresi a Nicolosi, a 30 chilometri dall'arrivo. Intanto dal gruppo erano usciti altri tre uomini: Mantoi>ani, Chioccioli e Faraca, che annullavano, in meno di 40 chilometri, circa 4 minuti di ritardo. A un chilometro e mezzo l'allungo vincente di Panizza. Cario Valeri Ordine d'arrivo: 1. Panizza, 216 km in 51i37', media km/h 36,660: 2. Chioccioli, 3. Petito, 4. Rabottini, 5. Bombini, 6. Savini, 7. Casiraghi, 8. Torelli, 9. Sgalbazzi, 10. Amadori.

Luoghi citati: Catania, Italia, Nicolosi