Il ministro e i pretendenti di Mario Pirani
Il ministro e i pretendenti A chi andranno i 6 mila miliardi Il ministro e i pretendenti Dopo un anno di deludenti aspettative La Malfa ci riprova. Presentando la relazione sulla situazione economica, il ministro del Bilancio, sperando di far leva alinone su coloro che hanno subito nel 1981 le conseguenze della crescita zero, approfitta per caldeggiare con bell'ottimismo il parto di quella creatura, sempre preannunciata e mai nata anche se da tempo ha ricevuto il nome di battesimo di «Fio», Fondo investimenti e occupazione. Seimila miliardi che, reperiti tra gli auspicati risparmi della legge finanziaria, dovrebbero essere convogliati verso gli investimenti per supplire, almeno in parte, la loro prevista caduta di 8 punti nel corso del 1982. Parrebbe un giusto disegno se non implicasse l'insania di chiedere comportamenti coerenti all'obbiettivo degli investimenti da parte delle forze di governo e sindacali che, a parole, un giorno si e uno no promettono o rivendicano iniziative contro la disoccupazione crescente. La Malfa ha, però, il torlo di sottolineare come, proprio in un anno di crescita zero, aver ottenuto salari reali superiori di circa 5 punti al tasso d'inflazione «sì ù riflesso negativamente sul tasso di disoccupazione» che a fine '81 ha raggiunto il 10% della forza lavoro. Egli rischia poi l'impopolarità ricordando che la flessione dell'inflazione non ha mutato il differenziale tra quella italiana e quella del resto del mondo industriale (siamo sempre a tre volte la Germania e al doppio degli Usa) e che, dunque, sarebbe suicida affrontare la piaga della disoccupazione «accettando più elevate dosi d'inflazione». Per questo «a nulla vale riconoscere che investimenti e occupazione sono legati da un nesso inscindibile se non si è disposti ad accettare una diversa composizione del bilancio pubblico, politiche monetarie non accomodanti ed un diverso comportamento salariale». Malgrado siano integranti ad una politica dell'offerta che garantirebbe almeno una modesta ripresa dell'occupazione e un barlume di programmazione pubblica, queste parole non appaiono, peraltro, abbastanza suadenti ad un sindacato che sta perdendo la sua identità e smarrendo la sua funzione nella disperata difesa di un patrimonio ogni giorno più eroso. Le vicende di questi Mario Pirani (Continua a pagina 2 In quarta colonna)
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- A Tortona l'addio a Silvia
- Due auto si scontrano frontalmente Muore una giovane donna, 4 feriti
- La fucilazione dei due rapinatori
- Tricella a Pellegrini: «Non mi sei superiore»
- Soli sull'isola lui e lei nemici
- Biancaneve batte tutti
- Ricordata alla Vochieri la preside Paravidino
- Il Torino in v
- Zanotti Ú sindaco di Verbania al primo turno
- LUCA PELLEGRINI E' DEL VERONA
- Arrestate la studentessa-rivale e la madre per l'assassinio della giovane cantante Lolita
- � morto Peppino De Filippo se ne va la Napoli più estrosa
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- A Tortona l'addio a Silvia
- Due auto si scontrano frontalmente Muore una giovane donna, 4 feriti
- E' morto Eduardo
- La fucilazione dei due rapinatori
- La citta libera di Roma non Ú stata occupata
- Magnago da Forlani: in gioco la guida della «Volkspartei»
- Inquinamento assolta Casanova
- Arrestate la studentessa-rivale e la madre per l'assassinio della giovane cantante Lolita
- Molto cibo tanto sesso
- «So che esiste l'aldilà Lo ha detto mio figlio»
- � morto Peppino De Filippo se ne va la Napoli più estrosa
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- A Tortona l'addio a Silvia
- E' morto Eduardo
- La fucilazione dei due rapinatori
- Due auto si scontrano frontalmente Muore una giovane donna, 4 feriti
- La citta libera di Roma non Ú stata occupata
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy