Perché gli antibiotici hanno la mira infallibile

Perché gli antibiotici hanno la mira infallibile Perché gli antibiotici hanno la mira infallibile Lo spettro di azione che agisce solo su alcuni microrganismi e risparmia tutti gli altri RECENTEMENTE la stampa ha dato la notizia della nomina a socio onorario della Società Italiana di Farmacologia Cllnica di Hamao Umezawa. lo scienziato giapponese che in 30 anni ha contribuito alla scoperta di un centinaio di antibiotici. Un numero cosi elevato di sostanze scoperte da un solo ricercatore può far si che ci si chieda quanti siano in natura gli antibiotici e perché siano cosi numerosi. Finora ne sono stati individuati migliala, e più di cento sono usati In terapia. La risposta è da cercare nel fatto che gli antibiotici rappresentano le armi di difesa e di offesa più usate nel mondo degli esseri microscopici. Ogni antibiotico è estremamente selettivo e risulta dannoso solo per un determinato gruppo di microrganismi, mentre chi lo produce e 1 suol slmili ne sono totalmente Immuni. Oli antibiotici infatti, non agiscono come veleni generici della materia vivente, ma colpiscono un ben preciso processo metabolico, che non è essenziale per il produttore mentre lo è per le altre specie che gli contendono lo spazio vitale. Consideriamo che in un particolare ambiente siano in concorrenza due specie diverse di microrganismi. una fornita di una parete cellulare e l'altra no. In questo caso la specie «nuda» metterà a punto un antibiotico capace di interferire con la costruzione della parete cellulare, in modo da danneggiare il concorrente, senza subire alcun danno anche se deve vivere in una zona in cui l'antibiotico si trova in alte concentrazioni. Questa selettività spiega come mai gli antibiotici siano cosi mumerosi e come ognuno di essi abbia un ben determinato spettro di azione, cioè agisca solo su un certo numero di microrganismi e sia parzialmente o totalmente Inefficace nei riguardi di altri. Possiamo notare che le strutture di una cellula batterica, partendo dall'esterno sono: la parete che svolge essenzialmente una funzione di protezione meccanica dall'ambiente: la membrana plasmatlca, sot¬ tile struttura llppprotelca, che regola gli scambi di sostanze tra batterio ed ambiente; all'Interno di questa membrana si trova 11 protoplasma In cui si svolgono le sintesi proteiche e le attività energetiche del batterio e che contiene il nucleoide. SI è visto che gli antibiotici aggrediscono una o più di queste strutture determinando direttamente la morte del batterio o impedendone la moltiplicazione. La parte batterica è uno dei punti di attacco più comuni; le penicilline, le cefalosporlne, la fosfomiclna, ne inibiscono con vari meccanismi la sintesi, cosicché quando un batterio si moltipllca, le cellule figlie risultano prive di parete efficace e soccombono rapidamente. Sulla membrana plasmatlca agiscono invece la tlrotriclna, la pollmlxina ed alcuni polieni antlfunginl. La loro azione consiste nello sconvolgere le normali funzioni della membrana, per cui il microrganismo non è più in grado di regolare gli scambi con l'ambiente e rapidamente muore. Altri antibiotici agiscono Invece più in profondità impedendo le sintesi proteiche del batterio. I microrganismi sono abili produttori di antibiotici, ma sono altrettanto abili a difendersi da essi. Conoscendo esattamente come funziona un antibiotico possiamo cercare di aumentarne l'efficacia, modificando in parte la sua struttura chimica. Questa è una delle strade che hanno dato grandi risultati Pierangelo Lomagno Entronitcma OlPiinrlomiciiia Spiminiona Speetmomicirid Streptomicina Tour am tenta PENICILLINE CEFALOSPOPINC FOSFOMICINA SINTESI ACIDI NUCLEICI RIFAMICIME Siti e meccanismi d'azione dei chemio-antibiotìci

Persone citate: Hamao, Pierangelo Lomagno