Storno e volpe perseguitati dall'ignoranza

Storno e volpe perseguitati dall'ignoranza Pro e contro Storno e volpe perseguitati dall'ignoranza LA superficialità spesso porta a giudicare dannosi animali che in realtà sono utili: è il caso dello storno e della volpe, ora riabilitati dalla scienza. Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha permesso di appurare, dall'analisi delle interiora di 3 mila storni, che il loro nutrimento è costituito per il 42 per, cento di larve e insetti, per 1115 di molluschi, per 1122 di frutti selvatici, per 11 13 di residui vegetati e soltanto l'8 per cento sono vegetali coltivati. L'entomologo Grandi, durante un'Indagine sulla mosca olearia, flagello degli olivetl dell'Italia meridionale, ha rilevato che ognuna delle 5 o 6 olive inghiottite ogni giorno da uno storno contiene più di una larva dell'insetto parassita. Ciascuna larva avrebbe potuto dare. In meno di un mese, una discendenza di circa 30 mila individui. Una direttiva della Cee ha ora incluso lo storno tra le specie non cacciabili; pertanto un danno giornaliero di cinque olive divorate dall'uccello si traduce in un risparmio stimato nel tempo Intorno alle 150 mila olive. Nell'oasi di Burano, dove le volpi sono numerose, 1 fagiani sono più abbondanti che in una vicina riserva di caccia, dove le volpi sono perseguitate. In Abruzzo, ricercatori delle Università' di Roma e Oxford, dalle analisi delle feci di volpe hanno riscontrato che si nutrono prevalentemente di topi, frutti, bacche e insetti e meno del 10 per cento soltanto del loro nutrimento è costituito da lepri o volatili, e probabilmente menomati da ferite o malattie. Sembra che una sola volpe possa distruggere ogni anno circa 10 mila topi, salvando quasi 25 tonnellate di cereali dalle razzie del roditore, per cui 11 furto di qualche pollo diventa quasi accettabile. Clemente Ramaselo

Persone citate: Storno

Luoghi citati: Abruzzo, Italia, Oxford, Roma, Stati Uniti