«The Deaii' s December>>

«The Deaii' s December>> «The Deaii' s December>> NelPultimo Bellow l'inverno gela le speranze Emesto Sabato vero" durante i primi anni del terrore, e cosi gli scrittori Walsh e Conti, assieme alle migliaia e migliaia di uomini e donne dei quali mai si è avuto più notizia. Ma la cultura argentina è troppo Importante e profonda perché un regime di forza possa liquidarla. L'immensa maggioranza degli scrittori restò qui, scrive e pubblica qui; altrettanto possiamo dire degli attori, professori, scienziati, pensatori, psicologi, pittori e musicisti Perché qui nemmeno la malvagità è perfetta. Se cosi non fosse, come spiegare che i libri dello stesso Cortazar siano in tutte le librerie e anche in vetrina? Lei è una giornalista straniera, ma abita da molto tempo qui. Li ha visti?». NEW YORK — Con la stessa indifferenza (quel gelo apparente che lo rende cosi poco simpatico di persona) con cui aveva accettato il Premio Nobel e si era lasciato festeggiare senza partecipare alla festa, Saul Bellow rientra nelle lettere americane sfidando il luogo comune che dice: dopo 11 Nobel sei morto. C'è morte nel libro di Bellow, in quasi tutte le pagine. Ma non c'è la morte dello scrittore, al contrario. Qualcosa si è mosso in quei suoi paesaggi duri e limpidi. Si è mossa la certezza del narratore, si è mosso il fondale che poteva anche ospitare tragedie, ma era un fondale solido, ci sono crepe nei muri, ci sono ansie e dubbi e ripensamenti. C'è—come c'è ben poco in letteratura — la disperazione fredda di un vecchio. I conti non tornano ma non c'è tempo di fare altri conti. Credo che si debba lasciare ai critici americani la loro polemica. Si azzuffano sul tema: «Afa il linguaggio di Bellow è rimasto intatto? Ma questo libro non ha perduto quell'assoluta integrità formale che era II suo marchio, quel rigore di stile, quell'incredibile capacità di governare sul testo?: Può darsi. Mi meraviglia di non trovare, fra i difensori, il grande argomento: è il tono dimesso e indifeso che fa di questo libro una doppia confessione, del protagonista e del narratore, e salda due drammi, portando il mondo di Bellow per la prima volta in una luce di disperazione pacata eppure completa. Non voglio dire che la disperazione è bella In un libro. Voglio dire che c'è un soprassalto che il lettore di Bellow non può non provare dopo avere letto «Dean's december*. Questo autore che ha usato un talento straordinario per tenere chiusa la porta sui suoi sentimenti per guidarci con grande bravura nelle storie di altri, questa volta sente il bisogno di aprire con alcune righe che avvertono «parti di questa storia sono tratte da fatti veri». Vuol dire che, rileggendo, anche lui si è accorto di avere confessato se stesso, di essersi sovrapposto con forza al suo decano universitario che sperimenta la lontananza, la estraneità e testimonia la morte da un luogo che non conosce e nel quale gli si rivela il volto sgradevole di ciò che invece conosce. - Fin dalla prima pagina e dalle prime righe si sente un diverso rapporto di Saul Bellow con questo libro e col mestiere di scrivere, ha autorità e sa di averla. Ma questa autorità gli permette finalmente di abbassare la guardia. E' come un attore che recita senza trucco e senza espedienti di scena. Oppure che narri senza l'esaltante ma ferrea bravura di attenersi a un copione. Ho parlato della vecchiaia. Questo sentimento irrompe con forza nelle pagine di «Dean'» december*. Una quantità di segni, proprio come accade nelle lucide meditazioni del vecchi, si mostrano spiacevoli e senza valore. Se c'era un valore è restato at- Sì, certamente, ci sono dappertutto. «Ma la presenza di quel libri e di libri di altri emigrati, non significa che il governo militare sia benevolo. Significa che neppure il terrore totalitario è "onnipotente", per quanti crimini abbia commessi. Qualcosa di simile avvenne in Italia ed in Ispagna. La tirannia di Franco fu atroce, eppure una quantità di registi, scrittori, professori, politici, attori ed artisti di ogni indole che vissero in quella Spagna e che oggi svolgono la loro attività liberamente, buona parte di loro nella sinistra, provano che è molto difficile distruggere mortalmente una cultura, anche sotto i peggiori regimi. E potremmo legittimamente dire che quegli uomini di cultura furono complici di Franco e colpevoli del suoi delitti? E' molto istruttivo leggere i libri di Semprùn, che non si può accusare di voler giustificare il franchismo, che. anzi, lo sofferse duramente e lo combatté con coraggio, che lottò nel "maquis", che fu rinchiuso in un campo di concentramento tedesco, che fu membro del comitato centrale del partito comunista spagnolo. Con l'autorità che quésti antecedenti gli conferiscono, può testimoniare il ruolo che ebbero nella stessa Spagna gli uomini che a rischio della loro vita si schierarono contro il regime e, in un modo o in un altro, prepararono il cambiamento del quale oggi possono sentirsi orgogliosi». Lei considera, quindi, che è dovere degli oppositori resta¬ Saul Bellow in una caricatura di David Levine (Copyright N.Y.«Revlew of Books. Opera Mundi è per l'Italia .La Stampa.) taccato al mestiere. Uno smette di esercitarlo e il valore scompare, si perde. Un senso di vacuità, di tempo sprecato ne prende il posto. Il titolo è già un sommario. Il freddo di un inverno in un paese sconosciuto (non c'è cultura che propriamente introduca alla condizione «vecchiaia») e quella professione, decano (dean, in inglese) che significa docente con funzioni amministrative. Cioè quasi docente. Quasi dirigente d'azienda. Ma né l'uno né l'altro. Anzi,,quando questo Corde, il protagonista, si volta a guardare se stesso da lontano, «niente» 6 quello che trova di sé. Una funzione effimera che per giunta è finita. Con essa gli si allontana Ù proprio paese, i tratti di identità che a lui — intellettuale — devono essere più cari che ad altri e più nitidamente marcati. Corde è andato in Romania per seguire la moglie al capezzale della madre morente. C'era (c'è stato, in passato) un legame, una intesa mentale, fra Corde e la madre • di sua moglie. Non è una persona ignota e non è solo un gesto solidale verso la pena di un altro. Ma appena Corde comincia a vivere la routine della vita presso 1 parenti, e ha del tempo e si volta, la sua diventa di colpo la più 'cruda descrizione, la più straordinaria e terribile testimonianza della esistenza, alla fine, del più solo del pensionati, il pensionato intellettuale. Qui è senza lingua (pochi parlano l'inglese o il francese) qui è senza strumenti per lavorare o far finta di lavorare. Qui c'è un paese freddo, sconosciuto e scomodo (come un ospedale?

Luoghi citati: Ispagna, Italia, New York, Romania, Spagna