Quel volto ricostruito dal nulla

Quel volto ricostruito dal nulla Quel volto ricostruito dal nulla Pubblichiamo, per concessione di Mondadori, alcuni passi di -Gorky Park» di Martin Cruz Smith (pp. 393, L. 12.000), In libreria In questi giorni. Il poliziotto russo Arkady, protagonista del romanzo, ricostruisce, con l'aiuto di un patologo e antropologo, l'identità delle vittime dall'esame di macabri resti. IL Rosso era giù da busso, in un •fornetto» dell'obitorio. Lo prelevarono per portarlo all'esame necroscopico. Arkady seguì la lettiga, fumando. «Fammi accendere». Le- vin lo trattenne col gomito. «Credevo che l'odiassi, questo lavoro». /I centro della mascella superiore era un buco incorniciato da incisivi se¬ condari, scuri. Con un ferro appuntito, Levin prelevò dei pezzetti di mascella e li depose su un vetrino umido. Quindi andò a un microscopio. «Sai quel che cerchi, o tiri a indovinare?» domandò. Arkady gli rispose: «Faccio ipotesi. Sai, nessuno scassina una cassaforte vuota». «Qualsiasi cosa ciò si¬ gnifichi». Il patologo guardò al microscopio, muovendo i frantumi d'osso. Fece ruotare le lenti dell'obiettivo, a partire da 10X. Arkady accostò una sedia e si sedette, voltando la schièna ài cadavere, mentre Levin toglieva dal vetrino un frammento di osso alla volta. «Ho mandato al tuo ufficio un rapporto, che magari non hai neanche vi¬

Persone citate: Gorky Park, Levin, Martin Cruz Smith