I vercellesi con l'Aosta s'accontentano dello 0-0

I vercellesi con l'Aosta s'accontentano dello 0-0 I vercellesi con l'Aosta s'accontentano dello 0-0 AOSTA — Per quarantacinque minuti, i primi, Aosta e Pro Vercelli hanno divertito i tifosi accorsi, peraltro neppure in massa, sugli spalti del «Puchoz». In occasione di quest'incontro dall'antico sapore di derby. Azioni in velocità, continui cambi'di fronte, pregevolezze tecniche, insomma, cose da serie superiore. Poi, alla ripresa delle ostilità, la musica è cambiata e la partita e terminata fra gli sbadigli e con la cocente delusione dei tifosi vercellesi che speravano di ritornare dalla trasferta aostana con un bottino più consistente e con la convinzione di aver ritrovato la squadra. Invece no. Anche ieri ad Aosta, i bianchi di Nobili hanno denunciato di avere smarrito la bucna vena che li aveva portati ai vertici delle graduatoria. Per tutti, un dato significativo: Nobili ha schierato nella linea Milani, Russo e Tascheri. con Marongiu all'ala; ebbene, pur con tre punte e mezza, la Pro non ha centrato una sola volta la porta difesa da Da Canal. I rossoneri hanno avuto il merito di ravvivare l'incontro e hanno avuto alcune occasioni che solo per la bravura di Coppo e qualche incertezza degli avanti, non sono state trasformate in gol. L'espulsione di Putignano. vero motore degli aostani, avvenuta al 57', ha costretto Cardellina a rivedere rassetto della compagine ed anche per l'Aosta è caduta ogni velleità In inferiorità numerica, il pareggio era un risultato apprezzabile (Cardelllna, per la verità, lo avrebbe sottoscritto sin dall'inizio). Veniamo alla cronaca, in particolare a quella del primo tempo, davvero ricca di spunti. L'Aosta scende in campo con il lutto al braccio per la morte del padre del sindaco Bich, Graziano, deceduto all'età di 81 anni, in seguito ad incidente stradale. Al V i rossoneri tentano già la via della rete. Il terzino Brucato scende sulla sinistra e crossa per la testa di Cusano. Coppo si distende e para. Al 7' ancora l'Aosta in cattedra con un'azione tutta di prima ed ancona Cusano (la presenza del centravanti è stata indubbio sino all'ultimo) s'incarica del tiro. All'11" è la volta del terzino Brucato a rendersi pericoloso su lancio di Putignano. La Pro reagisce e al 12' mette Russo in condizioni di poter tentare il tiro che però va fuori bersaglio. Sul rovesciamento di fronte, duettano Cusano e Menabreaz, ma l'ala sbaglia la mira. 17': è bravo Coppo a sventare con una bella uscita un insidioso cross di «brazil» Di Guida. Quest'ultimo si ripete una decina di minuti più tardi. Alla mezz'ora di gioco, l'azione più pericolosa del bianchi. In contropiede Marongiu fugge sulla sinistra e, dal limite dell'area, lascia partire un tiro a parabola. Probabilmente la palla è destinata fuori, ma Da Canal, spalle alla rete, preterisce alzare in angolo. Mancano due minuti al termine del primo tempo e l'Aorta ha l'occasione migliore. Putignano tocca una punizione per Zottola. La mezzala, dal limite, fa partire un bolide che aggira la barriera, ma Coppo respinge d'istinto. L'avvio di ripresa segnala un'insistita azione di Oddone che frutto solo un angolo. Poco dopo un episodio insignificante che tuttavia avrà ripercussioni nel prosieguo dell'incontro. In un innocuo scontro a centrocampo viene ammonito Putignano. La stessa mezz'ala, al 12', viene nuovamente «beccata» dal direttore di gara. E' il cartellino rosso. La Pro cerca di sfruttare la superiorità numerica, ma le idee sono molto confuse e l'Aosta ne approfitta ancora per portare un po' di scompiglio alla mezz'ora. Per entrambe le contendenti, è l'ultimo fuoco di paglia. Ormai tutti attendono la fine. Danilo Rocca ' Aosta: Da Canal; Rosa, Brucato: Verduci, Signettó. Duo; Di guida, Zottola, Cusano (83' Marrese), Putignano, Menabreaz (85' Coppo). Pro Vercelli: Coppo; Pela, Re; Bianchi, Bonni, Oddone; Marongiu (87' Franzi), Sattm (53' Granaglia), Russo. Milani, Tascheri. Arbitro: Giacomotti.