In agguato il fantasma della poliomielite Comprate 250 mila dosi del vaccino Sabin di Daniela Daniele

In agguato il fantasma della poliomielite Comprate 250 mila dosi del vaccino Sabin Grido d'allarme del Ministero della sanità per i quattro bambini colpiti dal terrìbile male In agguato il fantasma della poliomielite Comprate 250 mila dosi del vaccino Sabin Nella nostra regione nessun caso - Spesi l'anno scorso oltre 176 milioni - La vaccinazione si compie in quattro riprese - L'obbligo è per tutte le famiglie ■ La malattia è irreversibile: è tardi quando c'è la paralisi Per la scienza si chiama virus di Heine-Médin, dal nome dei due medici tedeschi che ne fecero la descrizione più accurata, ma è meglio nota come poliomielite. In questi ultimi giorni ha strappato il posto in prima pagina, perché quattro bambini che non erano stati vaccinati sono stati colpiti dal virus. Immediato stato d'allarme al ministero della Sanità e immediata partenza di circolari dirette agli assessorati regionali. La raccomandazione, com'è ovvio, è una sola: fare in modo che venga rispettato l'obbligo della vaccinazione. Nella nostra regione da molti anni, ormal, il problema non è più tale. Fino al 1979, con l'avvento della riforma sanitaria, era il ministero stesso a distribuire le dosi di vaccino nelle varie regioni. Da quell'anno in poi il compito è passato alle Regioni e dall'anno prossimo, secondo i dettami della riforma, saranno le Unità sanitarie locali a provvedere all'acquisto e alla distribuzione «sul territorio». Nel 1979 il Piemonte ha comperato 300 mila dosi spendendo 157 milioni e 410 mila lire per vaccinare i bambini nel 1980. L'anno dopo, per Iti, le dosi acquistate sono state 250 mila, pari ad una spesa di 176 milioni e 904 mila, così ripartite: 32 mila alla provincia di Alessandria, 14 mila a quella di Asti, 21 mila a quella di Cuneo, 21 mila a Novara, 144 mila a Torino e 18 mila a Vercelli. Quanti sono i bambini che ogni anno vengono vaccinati? Difficile dirlo e, comunque, un dato in questo senso non è a disposizione negli archivi regionali. Perché difficile? Perché la vaccinazione si compie in quattro tempi: la prima viene fatta tra il primo e il ter¬ zo mese d'età, la seconda tra i due e i cinque mesi, la terza tra i dieci e i dodici mesi e la quarta tra i due e i tre anni. Quanti bambini, dunque, sono stati vaccinati nell'80 per la prima o per la quarta volta? Importante, comunque, è che l'obbligo raggiunga tutte le famiglie e che nessuno rimanga senza la sua dose di «Sabin». Il motivo è molto semplice: è stato scritto che dove il tenore di vita è molto alto la malattia si presenta con maggior gravità, mentre dove i bambini vivono nella sporcizia e dove le carenze igieniche sono più vistose si registrano meno casi di polio. Questo dipende dal fatto che una popolazione «a piU alto tenore di vita», grazie alle vaccinazioni, ha diminuito le difese organiche naturali, consentendo a tutti i soggetti di essere immuni dal male, mentre in società a tenore di vita più basso l'organismo umano tende ad aumentare le proprie difese. Naturalmente soltanto i più forti non contraggono la malattia e la società si trova poi a dover gestire gravi situazioni irreversibili. La poliomielite, com'è noto, è irreversibile. Quando sopraggiunge la paralisi la sua regressione è molto rara. Lincubazione media è di sette giorni. I sintomi si distinguono in due fasi: la prima, all'apparenza, non è molto diversa da una influenza (per 24-48 ore si ha malessere, nausea, febbre, mal di gola, disturbi intestinali); la seconda si manifesta dopo qualche giorno di relativo benessere e compaiono gli spasmi e l dolori muscolari e là paralisi dei muscoli degli arti, del muscoli respiratori, più 0 meno estesa secondo i casi. Il fatto che di poliomielite non si parlasse più da tempo non deve indurre alla trascuratezza: la vaccinazione va fatta e va fatta secondo le regole. La malattia, probabilmente, è in regressione, va scomparendo (anche se alcuni affermano il contrario), ma bastano quattro casi di bambini colpiti a dimostrare che il fantasma è ancora in agguato. Daniela Daniele

Persone citate: Heine, Sabin

Luoghi citati: Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Piemonte, Torino, Vercelli