Oggi come ieri per la libertà

Oggi come ieri per la libertà Partigiani d'Italia e Francia Oggi come ieri per la libertà Concluso il convegno al Carìgnano - «La gente vuol decidere il proprio destino» «Non sono riusciti a metterci in soffitta*. Nel Teatro Carìgnano affollato di luci, bandiere e ricordi, Ieri gli uomini della Resistenza della Francia e dell'Italia hanno ribadito l'assoluta modernità di un'esperienza vissuta tanto tempo fa. 'Siamo qui per discutere sotto il segno della realtà attuale*, ha detto Gianni Alasla, presidente del Comitato. d'Intesa tra i partigiani del Piemonte e della Valle d'Aosta. E ci sono riusciti rilanciando un messaggio ed un Impegno duro e deciso. 'Perché la gente vuole decidere il proprio destino, qui, in Polonia, nel Salvador». 'No —' ha continuato il senatore. Arrigo Boldrini, presidente nazionale dell'Anpi —, non siamo dei vecchi attori che hanno lottato e si ostinano a ripresentare quei mo- menti quando tutto il quadro politico e storico è mutato». Non si tratta appunto di vecchie parti, ma di un ruolo che viene vivificato dal problemi concreti e che esige una nuova grande partecipazione, uno sforzo comune. Per questo i partigiani della Francia e dell'Italia si sono incontrati a Torino per due giorni. Non solo per ricordare, non solo per rievocare un passato che è già storia. Lo hanno fatto per rilanciare una sfida oggi attuale più che mai. Per anni 1 combattenti per la libertà di Italia e Francia si sono guardati in cagnesco. L'aggressione fascista del '40 sembrava aver Infranto una vecchia amicizia quasi che la Resistenza al di qua e al di là delle Alpi fosse un fenomeno diverso. Poi nella notte tra 11 12 e 1113 maggio del '44 sul colle Sautron in una tana di bivacco militare sommersa dalla neve, alla luce di un falò, quattro comandanti partigiani del Cuneese e sette rappresentanti del «maquis» si trovarono faccia a faccia per cancellare le presunte inimicizie. Il convegno di ieri ha voluto rendere attuale la lezione del '44. «Perché — è stato osservato — anche oggi c'è bisogno di un unico fronte per un'unica battaglia contro tutto ciò che può distruggere la democrazia». E' questo il significato del tema dell'incontro: «Lo Resistema e la difesa della democrazia oggi». Perciò ieri s'è parlato di tutti quei popoli che in Europa come in America Latina, in Asia come in Africa, combattono per la libertà. Senza paura né timori i «partigiani di ieri» hanno discusso di terrorismo, di come lo si sta combattendo, di cosa s'è fatto e si potrebbe fare. E, dopo gli interventi del senatore Tavlani, di Gianni Dollno, di Agnoletti e dei colleghi francesi è stato costruito un documento che entra a far parte del bagaglio di «idee ed esperienze» della resistenza franco-italiana. E' un deciso appello contro la corsa delle superpotenze agli armamenti I partecipanti al Convegno sulla Resistenza ieri al Carìgnano

Persone citate: Agnoletti, Arrigo Boldrini, Gianni Alasla