SCONTRO NEL CIELO DI AOSTA TRA 2 AEREI, MORTI I PILOTI di Giorgio Giannone

SCONTRO NEL CIELO DI AOSTA TRA 2 AEREI, MORTI I PILOTI La tragedia a mezzogiorno a 180 metri di quo te SCONTRO NEL CIELO DI AOSTA TRA 2 AEREI, MORTI I PILOTI Le vittime: il giornalista de «La Stampa» Giorgio Giannone e il direttore dell'Aeroclub DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE AOSTA — Due aerei da turismo si sono scontrati ieri, alle 12,30, nel cielo di Aosta. Giordano Patuzzl, presidente dell'Aeroclub «Saint-Christophe», e il giornalista de «La Stampa», Giorgio Giannone, sono rimasti uccisi sul colpo. L'incidente avrebbe potuto avere un bilancio ben più drammatico perché i due velivoli si sono scontrati sulla verticale della strada statale Aosta-Torino, all'altezza del piazzale della ditta Ottoz dove ci sono sempre auto e pullman in sosta. Il corpo di Giordano Patuzzi è piombato sulla carreggiata e brandelli del suo corpo sono finiti sul cofano di un'autovettura diretta a Torino. Il corpo del giornalista é finito in parte sul tetto di un albergo, in parte nel prato. La pista dell'aeroporto corre parallelamente alla statale. Di norma il vento soffia da Aosta verso Torino e i decolli e gli attcrraggi avvengono, quindi, nella direzione opposta, controvento. Il maggior traffico è dovuto ai velivoli che portano in quota gli ' lantl. La procedura è sempre la stessa: l'aereo rulla sulla pista e, poco dopo il decollo, vira a destra, verso la «Coumba Preide» e la «Valpelline» dove ci sono forti correnti ascensionali che spingono in alto gli alianti. Dopo che quest'ultimo si è sganciato, l'aereo rientra passando sotto il Monte Mlllus fino a raggiungere di nuovo, con un'altra virata, l'inizio della pista. In sostanza 1 velivoli girano in tondo, sempre nello stesso senso. proprio per evitare collisioni. Ieri, invece, è accaduto proprio quello che, nel rispetto Cosimo Mancini (Continua a pagina 2 in prima colonna) Aosta. I rottami dell'aereo di Giordano Patuzzi precipitato ai bordi della strada statale

Persone citate: Cosimo Mancini, Giordano Patuzzi, Giorgio Giannone, Ottoz