Giovanna Stalli è senza età e va in cerca di personaggi

Giovanna Stalli è senza età e va in cerca di personaggi Protagonista in teatro di «Una giornata particolare» Giovanna Stalli è senza età e va in cerca di personaggi L'attrice lamenta nel cinema italiano l'assenza di ruoli adatti ai suoi 47 anni ROMA — Una giornata particolare, il film di Ettore Scola, interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni, ha trovato con successo la via del palcoscenico con la regia di Vittorio Caprioli, che è riuscito a reggere elegantemente il confronto grazie alla notevole interpretazione di Giovanna Ralli e Giancarlo Sbraglia. Una storia fatta di sottili accorgimenti, non facili da realizzare in teatro, dove ci si muove con una certa difficolta sul terreno del realismo e dove si comunica attraverso simboli. Momenti sottili da realizzare; ambienti difficili da ricreare. In un caseggiato popolare, una casalinga, oppressa dal marito e dalla prole, e un omosessuale inquieto vivono timidamente e difficoltosamente un amore disperato, mentre dalle finestre una radio fa arrivare la cronaca dell'arrivo di Hitler a Roma. Giovanna Ralli, arrivata all'età di 47 anni (non ha problemi a dichiararli), con sessanta film in attivo, la si vede sul palcoscenico ogni quattro o cinque anni e ogni volta è una sorpresa per i felici giochi di espressione e i subitanei mutamenti che riesce a dare al suo personaggi. Questa volta doveva vincere il confronto con la Loren. Antonietta, la protagonista della vicenda, è però una donna che la Ralli ha subito amato: -Rappresenta tutte le le Antoniette che esistono ancora oggi in Italia: oppresse dal marito e dal loro ruolo di casalinghe. Questa interpretazione è un omaggio che faccio a queste donne». Dieci anni e più di emancipazione e non siamo neanche a meta strada? « Penso di sì, qualcosa è cambiato, ma negli ambienti già predisposti, per gli altri non è cambiato nulla». Parla serenamente del suo passato, della sua esperienza con Rossellini, Felllni, Zampa, Lizzani, Lattuada; o degli anni «ruggenti» in cui rappresentava nel cinema il prototipo della bellezza femminile. Ma non ci sono rimpianti, semmai la consapevolezza di essere giunta finalmente ad una maturazione artistica. «Ho cominciato che avevo, tredici anni e sono cresciuto un po' con i miei personaggi. Oggi si parla di cambiamenti nel cinema, di crisi, forse non è cambiato molto. Quando facevo io la commedia, andava' bene; oggi la commedia va di nuovo bene. Questo mi fa pensare che in fondo nel cinema "il realismo all'italiana" ha sempre funzionato. -L'unica cosa c)ie mi sembra manchi al nostro cinema è proprio quella di dedicare poco spazio a personaggi femminili della mia età. L'America ha dato negli ultimi anni grandi attrici di questo tipo, da noi è ancora difficile uscire dalla mentalità che vede il fascino della donna circoscrìtto all'avvenenza degli anni giovanili: Non le capita mai di sentire i tempi che si accorciano? «Nella vita artistica no sen-z'altro, per i motivi che ho già espresso; nella vita privata, sto vivendo un momento abbastanza tranquillo e sereno. Vivo una vita coniugale da soli cinque anni e devo confessare che per me è un'eccitante esperienza; non avevo mai convissuto con un uomo prima d'ora». Come mai è arrivata al ma-, tri inon 1 o cosi tardi? "Semplicemente perché quando avevo vent'anni gli uomini dei quali m'innamoravo erano già sposati. Ai miei tempi era molto complicato convivere con un uomo separato». Oggi Giovanna Ralli è una donna che non ha perso quel sorriso gioioso e caldo che ha riempito tante volte lo schermo, ma lo sfoggia con un po' di consapevolezza in più. Ama Felllni, ama le donne, ama il palcoscenico, ma non più della vita privata. Cerca personaggi femminili della sua età, ma presto farà per la televisione Olìmpia, con la regia di Zampa. Si tratta di un romanzo di Graziella' Clviletti, una storia che si svolge sul.finire dell'800: lei sarà una nobile romana, quindi la figlia Olimpia e infine la nipote. Darà volto e corpo a tutte le età: una sfida al tempo. Giovanna Ralli in «Una giornata particolare»

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