L'Onu: P82 non è Panno degli anziani

L'Onu: P82 non è Panno degli anziani L'Onu: P82 non è Panno degli anziani Mai proclamato dalle Nazioni Unite - A fine luglio un'assemblea mondiale a Vienna ROMA — -Il 1982 non è l'anno internazionale dell'anziano-. Lo ribadisce il dottor Giorgio Pagnanelli, direttore del .Centro di informazione delle Nazioni Unite per l'Italia e Malta.. Un equivoco che si ripete da mesi, sulla scia delle altre recenti iniziative partile dal Palazzo di Vetro: l'anno del bambino, prima, e quello della persona handicappata, poi. Più semplicemente. l'Onu ha promosso a Vienna — dal 26 luglio al 6 agosto prossimi — un'-assemblea mondiale sui problemi della terza età». -Solo dopo questo importante appuntamento, aggiunge Pagnanelli — le Nazioni Unite,studeranno la possibilità di dedicare un anno internazionale agli anziani». Tuttavia, sfrondato da troppe manifestazioni e promesse, senza quel po' di retorica e di demagogia che inevitabilmente hanno accompagnato le «ricorrenze» del 1979 e del 1981. quest'anno può costituire un'occasione importante -per richiamare l'attenzione mondiale sui grandi problemi che si trova a fronteggiare una parte sempre più importante della popolazione del globo». - Nel 1970. in tutto il mondo vi erano 291 milioni di persone con più di sessantanni. Il loro numero cresce vertiginosamente ed è destinato a raddoppiarsi, passando a 585 milioni nel Duemila. «Obiettivo dell'assemblea mondiale dì Vienna — spiega il public relation man dell'Oli u per l'Italia — è quello di lanciare un programma internazionale di azione per garantire la sicurezza economica e sociale delle persone anziane e offrire loro la possibilità di contribuire ancora allo sviluppo nazionale». Al di là di manifestazioni che rischiano di finire presto nel dimenticatoio, dunque, le Nazioni Unite sono impegnate a far cadere uno del più grossi luoghi comuni che riguardano la «terza età»: anziano non è sinonimo di «malato», «assistito». L'invecchiamento anagrafico non deve diventare un alibi per emarginare un numero sempre più consistente di cittadini. L'as semblea di Vienna vuole essere un'occasione per invitare 1 governi ad affrontare concretamente 1 problemi di questa fascia sempre più consistente di persone. -Ma le misure destinate a far fronte al bisogni degli an zianl — sottolinea ancora Giorgio Pagnanelli — devono fare parte integrante della pianificazione economica e sociale globale di ogni Paese, non essere trattate isolatamente». E in Italia? Il governo Spadolini ha già insediato un mini-parlamento che ha il compito di preparare In tempi brevissimi una bozza di documento da presentare all'assemblea di Vienna. Questo consiglio», è composto da esperti In problemi della terza età in statistica e demografia; da sociologi, psicologi, economisti, urbanisti; operatori del servizi sociali; dirigenti di associazione; rappresentanti del sindacati, del pensionati, dei «patronati»; dagli assessori all'assistenza delle Regioni; dai leader dei ministeri più direttamente interessati. Un «parlamento» per la terza età che deve fotografare la realtà italiana (attualmente sono oltre 5 milioni le sole persone di età superiore ai 70 anni), per portare all'assemblea dell'Orni non solo un elenco di buone promesse, ma anche l'esempio di alcune significative esperienze che si vanno attuando qua e là per il Paese. Mario Tortello

Persone citate: Giorgio Pagnanelli, Malta, Mario Tortello, Spadolini

Luoghi citati: Italia, Roma, Vienna