Solo film a luce rosa di Piero Zanotto

Solo film a luce rosa Solo film a luce rosa li cinema «strappacore» tra fumetti, fotoromanz. e illustrazioni TREVISO — Per due settimane Trevisocomics si veste in rosa. La tradizionale manifestazione rivolta all'immagine stampata, si è inaugurata sabato a San Teonisto con una opulenta esposizione che coinvolge insieme al fumetto, le illustrazioni e le copertine dei libri, le cartoline illustrate, il manifesto e naturalmente il cinema. Il titolo è «La mitologia del sentimento». Le vetrine allineate a San Teonisto, e cosi il volume-catalogo che accompagna Il tutto, sono infatti il ragionato riepilogo di ciò che oggi e nei decenni del nostro passato prossimo è servito (attraverso il fumetto e quindi la letteratura popolare cui si è agganciato ad un certo momento col racconto filmato ovvero il fotoromanzo) a dare alla vita quei ritocchi capaci di convogliare tutto in un felice happy end; colorando quindi tanti destini di un inequivocabile rosa. In tema di cinema, ricordiamo ad esempio quasi interamente la produzione italiana dei 'telefoni bianchi». Le Terese Venerdì e le agognate Mille lire al mese erano ieri ciò che alle nuove generazioni si presenta oggi dagli schermi coi volti di Adriano Celentano e di Ornella Muti quando insieme danno vita a film del tipo dì Innamorato pazzo. L'equivalente in immagini semoventi delle storie disegnate o fotografate di 'Bolero» e 'Grand Hotel». Il cinema Ariston reca all'ingresso una vistosa insegna: «In questo locale soltanto film a luce rosa». / manifesti cinematografici degli Anni Cinquanta (presentati da quella preziosissima collezione Salce che lia il suo deposito proprio a Treviso ed esposti al Museo Civico Trevigiano) rimandano le immagini grafiche ma somigliantissime di Amedeo Nazzari e di Yvonne Sanson: Tormento, I figli di nessuno, Torna, L'angelo bianco e via citando. Storie di passione e rimorso, di tumulti amorosi e di ripudi melodrammatici di cui il cantore fu il menzionato Raffaello Matarazzo. A tutti gli effetti consolatorie, perché specchianti, brandelli di vita non come è, ma come vuole sia l'immaginazione popolare. Un *rosa» resistentisslmo a qualsiasi tentativo di raschiatura, poiché si rinnova sempre nel tempo proponendo in luogo di Matarazzo, altre firme non meno illustri di oggi con in testa il Lelouch di Un uomo, una donna, cosi come lo strappacore sentimental-drammatico troverà un nuovo cantore nel Truffaut di La signora della porta accanto e una nuova coppia in De- pardieu più Fanny Ardant., Nel fondo però ognuno sa che dò gli viene propinato da .kj schermo è soltanto una bugia. Che però fa bene, consola, riconcilia per un momento con la vita oppure commuove con guai che non lo toccano. E'la zolletta di zucchero che si dà ai bambini per farli stare un momento buoni. Piero Zanotto

Persone citate: Adriano Celentano, Amedeo Nazzari, Fanny Ardant, Lelouch, Matarazzo, Ornella Muti, Raffaello Matarazzo, Salce, Truffaut, Yvonne Sanson

Luoghi citati: Treviso