Salvador, un patto delle destre per estromettere il dc Duarte di Igor Man

Salvador, un patto delle destre per estromettere il dc Duarte Lo ha annunciato il maggiore D^Abuisson, leader degli estremisti Salvador, un patto delle destre per estromettere il dc Duarte DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE SAN SALVADOR — La guerriglia ha perduto la sua dura ma anche erratica battaglia politica. I risultati ufficiali delle elezioni, ancora parziali, si riferiscono a due terzi dei seggi e danno un totale provvisorio di 847 mila votanti. A computo ultimato risulterà, dunque, che circa un milione e 200 mila salvadoregni sono andati alle urne. Un fatto enorme. La guerriglia, benché sia riuscita, e a prezzo di gravi perdite, a impedire le votazioni in moltissimi seggi, si trova a dover lare i conti con una sconfessione popolare invero larghissima. Radio Venceiemos tace mentre dal Nicaragua e dal Messico giungono notizie di aspre polemiche fra mFdJIFrd. il braccio politico della ; resistenza, e l'Flmn. quello militare. E' troppo presto per parlare di una spaccatura, però e lecito atlermare come la guerriglia sia più che mai dilaniata dalle sue. del resto anliche. contraddizioni. Se la sconfitta politica della guerriglia è oramai un dato certo e drammatico, non per ! questo e possibile sciogliere un interrogativo altrettanto' drammatico: le elezioni appe- j na concluso saranno il primo passo verso la pacificazione del Salvador ovvero ingigan- i tiranno senza misericordia la sua annosa tragedia cruenta? I Tra l'altro, voci da controllare ' vogliono che gli squadroni della morte siano di nuovo all'opera per lar fuori i - sovversivi:. La ripartizione dei voti come li ha comunicati a tarda sera la de, conforma, le indicazioni di ieri: maggioranza relativa. 41.5'; e 24 soggi, alla democrazia cristiana di Napoleon Duarte: maggioranza assoluta ai cinque parlili di destra: Arena 27.5%. 18 seggi; Pcn 19';. 15 seggi; Action deinocrallea 6,2%, 2 seggi; P|is 3'r. 1 .seggio: complessivamente. 30 deputati su 60. La de ha rccuiierato molto nelle ultime ore e si iiensava ix>tcsse ribaltare la situazione alleandosi con Action democratica, partilo della destra moderata, guidato da René Forlln Magana, già. membro della giunta di governo che nel 1060 travolse il presidente José Maria Lemus. Questa combinazione di centro-destra che. per altro, avrebbe superato di molto poco la maggioranza assoluta con il 50.1%, sembra tuttavia essere sfumata. L'annuncio del «patto di azione» ci è stato dato lunedi sera dal maggiore Roberto D'Abuisson che, con i suoi ventun deputati, controlla di fatto il cartello delle destre. Nella sede dell'Arena, in calle Roma, c'è gran lesta, su di un palcoscenico improvvisato in giardino suona un'orchestrina di mariachi. Tull'inlorno è un tripudio di bandiere bianche o azzurre, i colori dcll'A- rene. Donne grasse e sfatte ma anche madamine eleganti, uomini armali, ragazzi e ragazze bellissimi intrecciano danze festose in un clima di kermesse paesana. Passano «Formeremo un governo di unione nazionale jìcr il bene del l'acse. E per il bene del Paese abbiamo detto no a Napttu (il diminutivo di Napoleon Duarlc) il "dcmocrelino" al quale dedichiamo questa canzone. Musica maestro!». E i mariachi attaccano la «Columbrina», che 1 messicani suonarono per dare l'ironico addio ai «gringos». «Nella prossima giunta di governo — proseguo il maggiore —, ci sarà un ciinlc (il leader di Action democratica?) e due buoni militari (il ca|M> di Stato maggioro Flores Lima, il generale Guticrrez?) perché le forze armate sono la struttura portante del Paese-, La kermesse si conclude con D'Abuisson che abbraccia duo dei suol figli (masticano imperterriti gomma americana) e infine grida: «No al Farabundo (la guerriglia armata), woall'Fdr(il fronte jx>lilico di Guillcrmo Ungo), no al comunismo, no al comunitarismo (di Duarte). Vi dico clic come è vero che mi chiamo Roberto D'Abuisson non tollererò un Duarlc fra i piedi-. Abbiamo lotto 11 documento congiunto della destra. E' una piattaforma programmatica che, in nome di un presunto liberalismo, condanna la vio lenza, aderisce al sistema democratico e rappresentativo come forma di governo, all'i nizlaliva privala in economia, al rispetto del diritti umani. Le riforme saranno -perfezio nate- fuori d'ogni demagogia Ma il paragrafo che porta la lettera E del manifesto, an corché formulato con un Un guaggio civile all'apparenza, è intrinsecamente agghiacciante. E' la parafrasi dei •pronunciamlcntos- che, alla vigilia dell'assassinio di monsignor Romero, i vari «coemtati civici- pubblicavano sui giornali. -La restaurazione morale ed economica della patria, l'unità della famiglia salvadoregna vanno realizzate evitando prediche o politiche tese a crear differenze e odio fra i salvadoregni, impedendo ogni tipo di revanscismo o vendetta». Codeste parole si¬ gnificano in pratica una dichiarazione di guerra non solo alla democrazia cristiana, ma anche, se non soprattutto, alla Chiesa A tutto ciò va aggiunta la ferma intenzione di D'Abuisson di offrire alla guerriglia soltanto l'alternativa tra l'acccttazione di una amnistia e lo scontro all'ultimo sangue. Si dira, con Duarte, che i giuochi non sono ancora fatti, clie Action democratica potrebbe sempre disertare il cartello della destra por allearsi con la de (in Salvador i patti son davvero fogli di carta clic si possono stracciare alla Mettermeli in qualsiasi momento), tuttavia D'Abuisson ha testualmente dichiarato: «La nostra piattaforma programmatica è stata approvata da Washington». . Igor Man (A pag. 4: Gli Vsu temono per il Salvador la formazione di un governo con le sole destre).

Luoghi citati: Messico, Napttu, Nicaragua, Roma, San Salvador, Washington