Anonima Sarda, un «pentito» cambia idea e ritratta tutto

Anonima Sarda, un «pentito» cambia idea e ritratta tutto Cagliari, scagionata la ex «primula rossa» Piero Piras Anonima Sarda, un «pentito» cambia idea e ritratta tutto CAGLIARI — Colpo di scena nel processo contro la ..Suporanonlma sequestri sarda», nella prima udienza dedicata all'interrogatorio degli imputati del rapimento di Giancarlo Bussi, il tecnico della Ferrari sequestrato il 4 ottobre del 1978 e mai liberato, malgrado il pagamento di un riscatto di 80 milioni. Il pastore Giovanni Battista Locci, 32 anni, definito alla vigilia il «pentito» della vicenda, ha infatti ritrattato quanto aveva dichiarato in istruttoria, proclamandosi innocente e sostenendo di essersi accusato e di aver inventato i nomi dei presunti complici perché si trovava in uno stato di prostrazione psicofisica. Locci ha, in particolare, scagionato Piero Piras, l'ex «primula rossa» del banditismo sardo, accusalo in un primo momento dallo stesso pastore di essere stato uno degli organizzatori del rapimento. A sua volta, Piras ha respinto tutte le accuse, sia per il sequestro Bussi, sia per gli altri due episodi di cui è accusato (rapimento Cicalò e tentativo di sequestro Liggia). Ha inoltre ricordato di aver inviato alla corte un memoriale nel quale ricostruisce i suoi spostamenti durante la latitanza (dal 1972 al 1980). Piero Piras ha infine sottolineato che nel periodo nel quale, secondo l'accusa, sarebbe stato visto nelle campagne di Sinnai. nel Cagliaritano, si trovava invece in tutt'altra zona, citando, fra i testimoni che possono comprovare questa sua affermazione, l'on. Nino Carrus, consigliere regionale democristiano. «Ci incontrammo nelle campagne di Arzana, dove allora mi trovavo, e l'on. Carrus — ha spiegato Piras — mi chiese di adoperarmi per la liberazione del piccolo Gianluca Locci. allora nelle mani dei suoi rapitori». Nella rievocazione del sequestro Bussi, il presidente Mauro Floris ha ricordato, tra l'altro, che il vero «bersaglio» dei rapitori era il generale di squadra aerea Piero Piccio, parente di Bussi, e che nel corso della vicenda venne ucciso il pastore Severino Pilllu, probabile testimone di qualche fase del sequestrew

Luoghi citati: Arzana, Cagliari, Sinnai