Maresca e Rotondi, inutile confronto due diverse versioni sul dossier Cirillo

Maresca e Rotondi, inutile confronto due diverse versioni sul dossier Cirillo Maresca e Rotondi, inutile confronto due diverse versioni sul dossier Cirillo La giornalista dell'Unità ha ripetuto di aver ricevuto il documento dall'amico, questi nega - Ifria lettera recapitata al giornale del pei consegnata ai magistrati: parla del falso documento e della scompare di Semerari dal nostro inviato speciale NAPOLI — A Pozzuoli, nel carcere femminile, 11 confronto tra Marina Mai-esca e Luigi Rotondi, le domande dei giudici, le due versioni che non vanno daccordo. A Napoli, nell'attesa, altre domande, voci, ricostruzioni ed ipotesi. La Nuova Camorra organizzata di Raffaele Cutolo è stata attivata per arrivare alla liberazione dell'assessore de Ciro Cirillo? Giuliano Granata, per anni segretario particolare del notabile sequestrato dallo Br, si è incontrato con Cutolo nella sala colloqui del carcere di Ascoli Piceno? Per tutta la giornata, l magistrati non hanno avuto la possibilità di far conoscere le loro certezze. Al mattino, a Palazzo di Giustizia, una riunione per l'ennesimo bilancio di questa inchiesta assai delicata. Poi, nel pomeriggio, il trasferimento a Pozzuoli. Nel carcere il giudice istruttore Carlo Alemi ed i sostituti procuratori Libero Mancuso e Carmine Pace, sono entrati alle 16. Un'ora prima, chiuso in un cellulare dei carabinieri, era giunto Luigi Rotondi. Alle 16,15 il confronto con Marina Maresca è iniziato. " .• Dopo quattro ore • e un quarto, alle 20,30 i tre magistrati hanno lasciato il carcere di Pozzuoli. «Tuttosommato non sono emerse grosse novità», ha spiegato il giudice istruttore Alemi.. - Schio rimasti sulle stesse posizioni — ha aggiunto — tranquilli, abbastanza padroni di sé-. I giudici se l'aspettavano: Marina Maresca ha ripetuto che il falso documento le è stato consegnato dal pubblicista di Avellino; lui, invece, ha insistito .con dichiarazioni stupite («Le avevo co7isigliato di non pubblicarlo, ma non so da chi l'abbia avuto», aveva detto Rotondi nel primo interrogatorio). Da Pozzuoli, con grande fretta, i giudici sono partiti diretti in questura. A tarda sera si è saputo che la magistratura napoletana starebbe esaminando una lettera, arrivata via posta all'Unità. Impossibile avere conferme sul contenuto: si dice — ma le -fonti ufficiali non parlano — che la lettera sarebbe arrivata a Roma e poi sarebbe stata trasmessa alla redazione napoletana del quotidiano. Una lettera — aggiungono le indiscrezioni non controllabili — che riguarderebbe sia il falso documento pubblicato dall'Unità, che il professor Aldo Semurari, scomparso proprio qui a Napoli venerdì mattina. Al quotidiano comunista si limitano a confermare di aver ricevuto --materiale che subito è staio consegnato alla magistratura». Nella notte non si sono avute precisazioni. Terminato a tarda sera, il confronto Maresca-Rotondi non ha dato la possibilità di chiarire quale delle due versioni corrisponda al vero. Ma c'è anche un secondo aspetto, inquietante e complesso, che è ancora tutto da chiarire. Se—come pare — il documento pubblicato dall' Unità è falso ma verosimile, cosa è accaduto nel carcere di Ascoli Piceno? Chi e perché si è incontrato con Cutolo? Se l'Incontro c'è stato, con quale autorizzazione? L'allora ministro di Grazia e Giustizia, Adolfo Sarti, ne era a conoscenza? Voci ed indiscrezioni che la magistratura non ha ritenuto di smentire, danno ora un nome alla persona che si sarebbe incontrata con Cutolo. Giuliano Granata, 42 anni, sindaco de di Giugliano, personaggio sconosciuto alla Napoli dei «bassi» ma molto noto nella Napoli dei «notabili». Già ieri, su alcuni giornali, il suo nome era nei titoli. Smentite, querele? sinora nessuna. ..// sindaco non c'è — risponde il centralino del municipio — ricei'e il martedì, il giovedì ed il sabato. Provate domani, dovrebbe venire... salvo imprevisti Dal telefono della villetta di via Palombo 59, alla periferia di Giugliano, una voce di donna risponde che il padrone di casa «non c'è e torna sempre a tarda sera». Forse — sostengono altre Voci — è andato a Roma. 42 anni, Grande elet-tore dell'assessore Ciro Cirillo, iscritto all'albo del pubblicisti dal 19 gennaio '67, baffi ben curati, tarchiato, dal 28 settembre scòrso Granata è anche commissario per il piano regolatore dell'area di Castelvolturno, interessata alla ricostruzione del dopo-terremoto. Insomma, un personaggio che conta. Cresciuto all'ombra di Cirillo, Giuliano Granata potreb¬ be essere l'uomo che ha contattato Cutolo, grazie all'ex capo del Sismi Pietro Musumecl, rimosso dall'incarico dopo lo scandalo P2. Nei carcere di Ascoli, Cutolo e Granata si sarebbero incontrati più di una volta. Per questo motivo, la scorsa settimana, i tre magistrati napoletani erano andati nelle Marche: il nome di Granata era registrato? Cosimo Giordano, il direttore del carcere, si è comportato correttamente? I giudici sono intenzionati ad andare a fondo. Da ieri, infatti, anche la magistratura di Ascoli Piceno ha aperto un'inchiesta. Le carte sono partite da Napoli in mattinata, si aspettano adesso le Iniziative di Mario Mandrelli, procuratore capo ad Ascoli. Musumecl e Granata, la cella di Cutolo, il sequestro e 11 riscatto pagato per la liberazione dell'assessore de- mocrlstiano: «La camorra in questa vicenda non c'entra — avevr. dichiarato Granata, subito doro la fine del rapimento —. Per vie Cirillo è un secondo padr^ r respingo con sdegno li. v.oria delle trattative». Ancora Granata: « *'?ssuno Iva pagato una lira, . Vasses- \ sore». Una frase che è stato ribaltata in queste settimane, dopo l'ammissione dello stesso Cirillo. E adesso, con l'interesse che 1 giudici mostrano per il nome di Granata, potrebbero arrivare altre novità. Non è improbabile che il sindaco democristiano venga convocato a Palazzo di Giustizia, per rispondere alle contestazioni dei giudici. Se è stata aperta un'inchiesta ad Ascoli, vuol dire che la magistratura napoletana ha raccolto elementi : cioè gli accertamenti della scorsa settimana. L'aspetto più interessante e delicato diventa ora quello degli -incontri nel carcere marchigiano. Più interessante della vicenda che ha portato Marina Maresca a Pozzuoli e l'Unità a pubblicare un documento falso. Dal confronto di ieri non sono state messe agli atti nuove verità, ma è ormal certo che i giudici indagano su due direttrici: la prima è 11 tragitto del falso documento, come è arrivato nelle mani di Marina Maresca; la seconda è la trattativa con Cutolo e la camorra: l'intervento del «boss» in cambio di protezioni potenti. Giovanni Cerniti