Il commercio estero della Russia peggiora con Occidente e Giappone

Il commercio estero della Russia peggiora con Occidente e Giappone Dopo il buon andamento deir80, ha registrato un nuovo vistoso deficit Il commercio estero della Russia peggiora con Occidente e Giappone dal nostro corrispondente IMOSCA — Dopo un anno, il!1980. con la bilancia commer-ìciale in moderato attivo. l'U-inlone Sovietica ha registrato. - . nel 1981 il ritorno, nei con fronti dell'Occidente e del Giappone, a un vistoso defi-; cit. I dati ufficiali, resi noti dalmensile Vneshnaja Torgovlja(Commercio Estero), rivelano tuttavia che nel secondo semestre dell'anno scorso la si-tuazione è decisamente migliorata rispetto ai primi sei mesi, i quali proiettati su baseannuale avrebbero portato alpeggior disavanzo da che esi-stono statistiche in merito. L'imponente attivo con gli altri Paesi comunisti, e quello più moderato con il Terzo Mondo, non sono tuttavia valsi a risolvere il problema dell:i valuta pregiata con cui Mosca deve pagare i debiti con l'Occidente: questo spiegherebbe, secondo esperti occidentali, le massicce vendite d'oro e il prosciugamento ditaluni fondi in valuta dei quali l'Urss dispone in Occidente. Occidente e Giappone, presi insieme, hanno avuto nel 1981 un attivo di 1.24 miliardi di dollari (oltre 1600 miliardi di lire); è una cifra confortante per il Cremlino, se si considera che dopo il primo semestre il disavanzo era quasi di tre volte tanto (3,27 miliardi di dollari, 4300 miliardi di lire), ma è comunque un vistoso re-gresso rispetto al modesto at-Tu S(?!òeCnCOw T dollari (260 miliardi di lire) nel1980, e rappresenta un ritornoai livelli del passato (2 1 mi-1 ardi di dollari oltre 2700 mi-Hardt di lire, nel 1979). Secondo ambienti occiden-tali — e lo confermerebbe unrapporto delle nazioni Unite recentemente pubblicato a ?^vn ~ CÌÌ Sar6bbe Ìmp.U; ^ablle a una dlmunuzione del 4 Per cento nel volume delle esportazioni sovietiche; ridu zlnnp rinvnt.o «nnrntt nttr» alle zlone dovuta soprattutto alla minor domanda occidentale (e alla minor capacità d'of fer- ] ta sovietica) di petrolio. Nei confronti degli altri Paesi comunisti l'Urss ha invece registrato un surplus valutabile, al cambio ufficiale determinato unilateralmente da Mosca, in 6.35 miliardi di j dollari (oltre 8300 miliardi di lire). Anche verso il Terzo Mondo Mosca registra un utile: oltre 1600 miliardi di lire. Se la somma dei tre settori dà sulla carta un utile sovietico di 6.39 sca. si annida il deficit miliardi di dollari (8400 miliar-1 di di lire) resta il fatto che con Paesi comunisti e Terzo Mondo — dove c'è utile — le transazioni non sono in valuta pregiata; e proprio in quelj settore, il più costoso per Mo- ; Spulciando fra i dati si scopre che l'Argentina, con le ingenti vendite di grano, ha più che raddoppiato il volume del suo interscambio con l'Urss, scavalcando l'India e diven tand0 a prlmo paese del Ter. ! zo Mondo nel commercio con IMosca. L'interscambio è inol-1 tre aumentato con tutti i Paesi occidentali fatta eccezione per Gran Bretagna. Svezia, Svizzera e Belgio. f. gal.

Persone citate: Mondo Mosca