Barbablù nei viali di città di Guido Ceronetti

Barbablù nei viali di città Barbablù nei viali di città Nell'articolo di Guido Ceronetti su La Stampa del 7 marzo, mancando le precisazioni, mi sono subito Identificato in uno dei tanti «Barbablù» della sega a motore, che mutilano i poveri alberi delle città. Apprezzo le buone intenzioni dell'articolista e ne condivido la sostanza, avendo io stesso condannato (in un'intervista a La Stampa, in gennaio) certe potature, veri e propri scempi compiuti sulle piante. Ma non approvo la disinvoltura con cui Ceronetti accomuna tutti quanti, compresi i «pil Servizi Giardini», allineandoli da una parte della 1 barricata, mentre dall'altra esorta a schierarsi i bambini, tenero quadrato di Vlllafranca. contro i «tecnici che tutto sanno». Sono un tecnico e dirigo un Servizio Tecnico. Non so quali città abbiano dato spunto a Ceronetti per il suo articolo, ma sono sicuro che a Torino non può aver assistito per due anni consecutivi alla strage di «rametti di un tenero da agnellino». Sono contrario alle potature oscene, e lo ripeto, ma occorre precisare. Occorre co- I noscerc a fondo determinate situazioni pedologiche ed ave-1 re chiaro lo sconfortante qua- ! dro fltopatologico che può j consigliare certi Interventi.1 Spesso poi occorre rimediare ad errori precedenti, a situazioni avute in eredità, trovare un compromesso con le numerose servitù oppure eliminare pericoli che sono tanti \ ed insidiosi. Ed occorre infine 1 e sempre affidare l'operazione, se necessaria, a persone competenti, sensibili e dalla mano leggera. Sono pronto ad accettare le critiche fondate che proven- 1 gano da competenti, ma con umiltà e fermezza difendo la professionalità mia e del Servizio Giardini. P. Perrucchietti, Torino Dir. Serv. Giardini e Alberate MI rifiuto di credere che dalle Alpi alla Sicilia, seguendo la dorsale degli Appennini, gli amministratori di Regioni. Province e Comuni siano tutti degli irresponsabili, come lascia Intendere Guido Ceronetti nel suo articolo dal titolo ■ Barbablù nei viali della citta.-. Padronissimo ognuno di pensarla come meglio crede e di palpitare per i teneri ra¬ metti — e su questo fatto, in linea di principio, siamo tutti d'accordo — ma potrebbe anche darsi che le cure, anche se radicali, siano necessarie pròprio per salvare, oltre al futuri teneri rametti, anche il vec- j chio tronco. Mi lascia molto perplesso il I fatto che Ceronetti. partito lancia in resta per la sua nobile crociata, non venga mai {assalito dal dubbio che almeno qualcuno tra i tanti pubblici amministratori che operano sul patrio suolo, il problema se lo sia posto e, soprattutto, lo abbia posto a chi ha il compito di sapere. Guido Bonino sindaco di Cuneo Chi sa potare, dovrebbe anche saper leggere: un'invettiva satirica, quando non è un attacco personale, non può fare distin- ; stoni. Io non t'irò a Torino né a Cuneo, ma nei dintorni di Roma. iHaggio sovente, e ho assistito a potature d'orrore; di altre ho avuto notizie e fotografie. Checi siano potatori avveduti e saggi in più d'una amministrazione, mi rallegra — altrimenti non avremmo dappertutto che un primaverile deserto — moltissi- \ mo; ma togliendomi l'illimitatezza dell'invettiva mi segate, spietatamente, come un tronco sfinito. g. c.

Persone citate: Ceronetti, Guido Bonino, Guido Ceronetti

Luoghi citati: Cuneo, Roma, Sicilia, Torino